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Ortofrutta, i prezzi all'ingrosso di novembre

Primizie, verdure disponibili tutto l'anno e prodotti di stagione: le tendenze del momento e cosa conviene mettere nel carrello

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Primizie, verdure disponibili tutto l’anno e prodotti di stagione: le tendenze del momento e cosa conviene mettere nel carrello adesso

Nel mercato dell’ortofrutta conoscere i prezzi all’ingrosso del mese è la chiave per fare acquisti intelligenti. Tra primizie freschissime, verdure sempre disponibili e prodotti di stagione, sapere cosa conviene mettere nel carrello significa risparmiare, gustare al meglio e sostenere i produttori locali. Seguire la stagionalità non è solo conveniente: è anche una scelta sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Scopriamo insieme cosa conviene mettere nel carrello adesso, sia per chi vuole risparmiare sia per chi cerca qualità e freschezza. A novembre troviamo ancora frutta tipicamente autunnale come i cachi e le pere, ortaggi come cavolfiore, finocchi e zucche, e una fascia di prodotti più costosi come le fragole e la frutta secca che restano di nicchia.

I prezzi all’ingrosso nel mese di novembre

Nel complesso il mercato mostra una situazione mista: molti prodotti di stagione presentano prezzi contenuti o stabili, mentre alcune categorie di nicchia mantengono quotazioni elevate. Tra i prodotti più rialzisti troviamo le referenze legate alla frutta secca e ai piccoli frutti, che restano su livelli significativamente superiori rispetto alla media degli ortaggi.

Per fare alcuni esempi: le pere si mantengono attorno ai 2,5 €/kg su molte piazze, e le mele sono generalmente intorno a 1,1–1,4 €/kg, rendendole scelte convenienti per chi cerca frutta quotidiana. Le zucche italiane restano tra i prodotti più economici della stagione, poco sopra 1 €/kg, ideali per zuppe e conserve.

All’altra estremità troviamo prodotti come i pinoli e i ribes, con quotazioni che possono superare diverse decine di euro al chilogrammo, e le fragole, che nei mercati all’ingrosso si attestano ancora su valori elevati (intorno a 9–11 €/kg in molte piazze), segno di una domanda che premia la qualità o di disponibilità limitata fuori stagione.

Interessanti anche le variazioni territoriali: le indivie mostrano forte variabilità tra aree — da quotazioni molto contenute in alcune zone a picchi superiori alla media in altre — mentre prodotti come pomodori e melanzane segnano livelli moderati e relativamente omogenei intorno a 1,5–2,5 €/kg, a seconda delle qualità e delle provenienze.

Tra le citazioni utili per il carrello di questo mese: se cercate convenienza scegliete mele, zucche e finocchi; se puntate su sapori stagionali provate cachi e pere; se invece volete evitare spese elevate rinunciate ai prodotti di nicchia come pinoli e ribes o usateli con parsimonia.

Come leggere i dati

Tutti i prezzi sono al netto della tara, esenti da IVA e si riferiscono al chilogrammo, salvo diversa indicazione. I valori riportati — prevalente, minimo e massimo — sono prezzi all’ingrosso, e quindi non sono confrontabili con i prezzi al consumo praticati nei negozi o supermercati.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.