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Assessore cade, in frantumi "La Carta del Lavoro" di Sironi

Sfortunato episodio al Mimit, dove l'assessore Emanuele Cani è caduto, mandando in frantumi un vetrata de "La Carta del Lavoro" di Mario Sironi

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

La Carta del Lavoro al Mimit

Emanuele Cani, assessore all’Industria della regione Sardegna, è stato protagonista di una disavventura: mentre si trovava al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è scivolato, finendo per rompere la parte inferiore della vetrata “La Carta del Lavoro“, opera di Mario Sironi terminata nel 1932.

Assessore cade al Mimit: in frantumi una vetrata de “La Carta del Lavoro”

Lo sfortunato episodio che ha visto andare in frantumi una parte della splendida vetrata è avvenuto nella giornata di mercoledì 12 novembre 2025. Protagonista, suo malgrado, l’assessore della regione Sardegna Emanuele Cani, il quale ha raccontato l’accaduto ai microfoni di ‘Adnkronos’, dichiarando:

“Sono scivolato sulla scala, sono caduto e sono andato a finire contro una parte della vetrata che è andata in frantumi a seguito dell’urto”. Lo stesso Cani, spiegando di non aver riportato danni fisici dopo l’urto, si è detto addolorato per quanto accaduto: “Sto bene, ho solo qualche contusione ma nulla di grave. Sono molto dispiaciuto per il danno”.

La caduta dell’assessore si è verificata verso le ore 15.00 all’interno del palazzo Piacentini Vaccaro, la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in via Vittorio Veneto nel Centro di Roma. Mentre era intento a lasciare il palazzo, Cani è caduto sullo scalone, battendo con la testa sulla vetrata che è andata in frantumi nella parte inferiore. In seguito Cani è stato immediatamente medicato sul posto dal personale del 118 per le lievi ferite che si è procurato nell’urto che ha causato la rottura della vetrata.

Sempre ad ‘Adnkronos’, è intervenuta Romana Sironi, nipote di Mario, l’autore della vetrata del Mimit: “Sono molto dispiaciuta per l’accaduto, augurando una pronta guarigione all’assessore Cani, spero si intervenga al più presto per il restauro di una delle opere più significative dell’arte monumentale di Sironi”.

L’opera di Sironi

“La Carta del Lavoro” è una vetrata monumentale realizzata da Mario Sironi nel 1932: a commissionarla all’artista fu il Ministro delle Corporazioni, Giuseppe Bottai, per celebrare la riforma del lavoro del 1927. L’opera copre circa 75 metri quadrati e rappresenta le arte e i mestieri attraverso figure possenti e simboli industriali, al fine di esaltare la fatica e il valore del lavoro.

In occasione della grande mostra monografica dedicata a Sironi al Complesso del Vittoriano, nel 2014 “La Carta del Lavoro” venne restaurata: i lavori riportarono alla luce le cromie originali della vetrata, consolidando anche le superfici precedentemente danneggiate, grazie all’utilizzo di tecniche avanzate come spugnature, infiltrazioni di araldite e protezione con i silicati.

Per la retrospettiva dedicata all’artista, oltre all’opera restaurata, i visitatori ebbero anche l’opportunità di ammirare i cartoni preparatori e la corrispondenza tra Sironi e Bottai, testimonianza del processo creativo e dei tempi serrati che caratterizzarono la commissione ministeriale. La vetrata rappresenta una delle espressioni più altee della stagione monumentale di Sironi, in virtù della potenza del suoi linguaggio visivo, in grado di unire il rigore delle forme statuarie alla celebrazione della modernità industriale.

Nato a Sassari nel 1885, Mario Sironi fu tra gli iniziatori del movimento artistico del Novecento a Milano: artista eclettico, è stato anche scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico, teorizzando e praticando il ritorno alla pittura murale negli anni Trenta del Novecento.