Monselice, multe a chi fa musica nel weekend: è polemica
Infuria la polemica per il nuovo regolamento di polizia municipale di Monselice che vieta di suonare gli strumenti di sabato o nei giorni festivi

A Monselice, suonare uno strumento in casa propria di sabato o nei giorni festivi non sarà più possibile, pena una multa. A vietarlo è il nuovo regolamento di Polizia Urbana e per la convivenza civile, che nella battaglia contro i rumori molesti ha incluso anche la musica, già fortemente penalizzata nell’emergenza Coronavirus.
Stando al regolamento passato in Consiglio comunale, gli strumenti musicali possono essere suonati solo in alcune fasce orarie dei giorni feriali, escluso il sabato e, di fatto, anche la domenica. Nel weekend sarebbe, quindi, vietato suonare persino nelle proprie abitazioni.
A scrivere le nuove regole di Monselice è stato il comandante dei vigili, Albino Corradin, su richiesta della sindaca Giorgia Bedin dopo le numerose lamentele che sarebbero giunte alla polizia urbana. L’insolito divieto è stato, però, aspramente criticato da molti cittadini che si sono riversati sui social affrettandosi a sottolineare l’incostituzionalità della norma.
L’indignazione per il regolamento che vieta la musica a Monselice ha finito per superare i confini della cittadina in provincia di Padova, attirando l’attenzione di musicisti di fama nazionale, tra cui Stefano Furini, violinista dell’orchestra di Trieste e Sandro Laffranchini, violoncellista della Scala di Milano, che è a rischio riapertura.
Sul caso si è espresso anche il re del jazz Paolo Fresu, che su Facebook ha commentato: “Al tempo del Covid-19 pensavamo che il mondo, seppure non tutto, avesse compreso e apprezzato l’importanza della musica negli interstizi delle nostre solitudini da lockdown. E invece no.”
“Che tristezza questa nuova solitudine dei week-end senza trombe, fagotti, contrabbassi e ocarine – ha aggiunto Fresu – Un’ammenda per coloro che disturberanno, con gli armonici suoni, condomini e passanti… Facciamo ammenda anche noi con “Solitude” di Duke Ellington interpretata dalla immensa Billie Holiday. Chissà se da domani Lady Day, a Monselice, avrebbe potuto cantare, di sabato e di domenica, lavando i piatti in cucina o intonando una ninna nanna”.
Intanto, la sindaca Giorgia Bedin ha provato a spegnere le polemiche, annunciando sui social: “Sarà mia cura convocare al più presto i rappresentanti dei musicisti di Monselice per chiarire, insieme al Comandante Albino Corradin, la norma regolamentare relativa alla musica”.
I cittadini del comune veneto, però, hanno già indetto un flash mob per domenica 7 giugno: chi vorrà partecipare, potrà suonare uno strumento a piacere davanti alla webcam e pubblicare il video sui social.
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