Misteri della natura: la foresta pietrificata di Martis, in Sardegna
Nel Nord della Sardegna, in Anglona, si può ammirare una suggestiva foresta pietrificata millenaria, unica nel suo genere
Nelle campagne del paese di Martis, situato nella regione dell’Anglona, territorio della Sardegna centro-settentrionale, esiste un Parco Paleobotanico nato con l’obiettivo di salvaguardare la suggestiva foresta pietrificata Carrucana, unica nel suo genere.
Costituita da reperti xilofossili e fossili, la foresta si estende su una superficie di circa 100 chilometri quadrati e costituisce una delle risorse paleoambientali e geologiche più significative della Sardegna.
Le foreste fossili, più comunemente note come “pietrificate” sono costituite dai resti fossili di alberi sotto forma di monconi. Il termine “foresta” deriva dal fatto che i tronchi si possono trovare in posizione eretta, con il loro apparato radicale piantato nel paleosuolo, e in molto casi il legno ha conservate intatte le caratteristiche morfologiche.
Le foreste si pietrificano grazie al processo di silicizzazione, durante il quale gli atomi di silicio vanno a sostituire le parti dure degli alberi, come tronco e corteccia, mantenendone però intatta la struttura. Questo conferisce ai vegetali un vero e proprio aspetto pietrificato.
A dare origine alle foreste fossili nelle diverse ere geologiche, sono stati eventi catastrofici improvvisi e di dimensioni tali da coinvolgere ampie zone di terreno.
È il caso della foresta pietrificata di Martis: nel Miocene inferiore, ossia circa venti milioni di anni fa, in seguito ad una violentissima eruzione vulcanica le foreste si inabissarono nei laghi circostanti che, riempiti di cenere ricchissima di silicio, crearono il substrato ideale per il processo di fossilizzazione.
La particolarità dei reperti della foresta Carrucana sta nelle dimensioni dei tronchi pietrificati, che si presentano davvero notevoli.
Nel 1992 è stato realizzato il Parco Paleobotanico, una delle mete preferite per gli amanti delle escursioni in Anglona, che oltre al comune di Martis coinvolge Bulzi, Laerru, Perfugas e fa parte del sistema di interventi volto alla salvaguardia e alla valorizzazione di un’area di grande valore paesaggistico.
Il parco è caratterizzato da gallerie-ombrario, installazioni avveniristiche in legno, progettate dall’architetto Giovanni Maciocco e dalla sua equipe di collaboratori specializzati nella pianificazione del paesaggio. Poste strategicamente sui rilievi che dominano il territorio, hanno due funzioni principali: realizzare punti di osservazione che favoriscano i collegamenti visivi tra i siti e le aree maggiormente significative ed ospitare la rappresentazione delle risorse paleobotaniche. Il progetto ha ricevuto diversi premi per la sua originalità, tra cui il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa a Roma e il premio indetto dalla Regione Sardegna.
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