Il fascino senza tempo del paese del Gattopardo scelto da D&G
Palma di Montechiaro, città del Gattopardo: dove il tempo e la storia hanno un valore diverso, particolare, capace di conquistare il cuore di due grandi stilisti di fama internazionale come Dolce & Gabbana.
Questo piccolo paese, per chi non lo sapesse, si trova in provincia di Agrigento e, proprio in questi giorni, ha ospitato un evento di fama internazionale, inaugurando la prima tappa del tour D&G organizzato in Sicilia.
Palma di Montechiaro è stata fondata dalla famiglia Tomasi ed è conosciuta anche come la città del Gattopardo, perché qui sono state ambientate numerose vicende del romanzo Il Gattopardo, scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa tra la fine del 1954 e il 1957 (poi diventato film grazie alla direzione di Luchino Visconti nel 1963).
Resistere al suo fascino senza tempo è impossibile. Storia e tradizione si fondono, diventando una cosa sola, raccontano di tempi andati e speranze per il futuro, tutto con una meravigliosa scenografia barocca sullo sfondo.
Ci sono dei posti che sprigionano bellezza e che hanno fatto da cornice a incredibili eventi. Fatti e avvenimenti che meritano di essere raccontati e che, tra realtà e leggenda, hanno incantato donne e uomini di ogni età, visitatori di passaggio e gente del posto.
Se siete amanti della bellezza, vi piace la storia e vi trovate nelle zone di Agrigento, allora dovete fare un salto a Palma di Montechiaro e dovete segnarvi questi posti, perché meritano veramente di essere visitati.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Dependance della villa di Alberto Sordi in vendita: il prezzo
-
La statua di Pavarotti a Pesaro, Mantovani: "Ridicolizzato"
-
Chi è Antonia Klugmann, chef dell'Argine a Vencò a Dolegna
-
Gli eredi di Giorgio Armani diventano miliardari: chi sono
-
Il miglior pandoro al mondo 2025 arriva dal Piemonte
-
La classifica degli stipendi in Italia: chi guadagna di più
-
Le strade più belle d'Europa nel 2025: una è in Italia
-
Perché per Massari il tiramisù è unico al mondo: il suo "segreto"
-
Milano invasa dai girasoli, Alessandro e il campo di via Dezza
