Parte da Milano il primo volo con cani di grossa taglia in cabina
Partirà da Milano il primo volo con cani di grossa taglia in cabina insieme a Ita Airways dopo la nuova delibera Enac per il trasporto aereo

Un passo importante per chi viaggia con gli amici a quattro zampe si è compiuto in Italia, dove per la prima volta, un volo di linea sulla tratta Milano-Roma ha previsto la presenza di cani di grossa taglia direttamente in cabina, accanto ai proprietari.
Quando parte il primo volo con cani di taglia grande
La novità è frutto di una delibera approvata dall’Enac nei mesi scorsi e rappresenta un cambiamento significativo nelle regole del trasporto aereo. Fino ad ora, infatti, gli animali di peso superiore ai dieci chili erano obbligati a viaggiare in stiva, con tutte le criticità che ciò comportava per la loro sicurezza e per la serenità dei padroni.
La compagnia Ita Airways è stata la prima ad avviare questa sperimentazione, fissando la data inaugurale del 23 settembre per il primo volo che permetterà ai cani di grandi dimensioni di salire a bordo insieme ai loro proprietari. L’iniziativa è stata annunciata in occasione dell’Italian Pet Summit organizzato dal ‘Sole 24 Ore’.
L’esperimento avrà un valore pratico oltre che simbolico: l’obiettivo sarà anche quello di raccogliere informazioni utili a definire procedure condivise. Portare in cabina un cane di grossa taglia, infatti, richiederà nuove misure di sicurezza e una pianificazione attenta per garantire la tranquillità di tutti i passeggeri.
Come riportato su ‘Milano Today’, Matteo Salvini ha sottolineato che “quello degli animali domestici è un tema indirettamente e grandemente economico oltre che sociale, per tutte le ricadute affettive ed effettive”. Ha poi precisato che “il 23 settembre vi sarà il primo viaggio per i cani di taglia grande in cabina”.
Quali sono le regole per viaggiare in aereo con cani di grossa taglia
La possibilità di portare in cabina cani oltre i dieci chili non è ancora attiva in modo uniforme, e l’Enac ha chiarito che occorreranno alcuni mesi prima di una piena applicazione.
Nel frattempo, la fase di test servirà a mettere a punto standard di sicurezza e regole operative comuni al fine di garantire equilibrio: da una parte i proprietari che desiderano viaggiare con il proprio animale, dall’altra i passeggeri che non vogliono condividere lo spazio con cani di grandi dimensioni.
Le compagnie che decideranno di aderire al progetto dovranno adottare policy interne molto dettagliate. Tra i punti da definire rientrano il numero massimo di cani consentiti per volo, le misure igienico-sanitarie, le modalità di imbarco e le soluzioni per gestire eventuali reclami.
Un aspetto centrale è il peso complessivo dell’animale e del trasportino: la delibera non indica un tetto massimo preciso, ma fa riferimento al peso medio di un passeggero. Se il valore risultasse eccessivo, l’animale verrebbe comunque collocato in stiva.
È inoltre obbligatorio l’uso del trasportino, che deve essere fissato al sedile del padrone per evitare rischi durante il volo. Inoltre, non vanno trascurate le esigenze di chi non gradisce la vicinanza con gli animali, come chi soffre di allergie o chi prova disagio in loro presenza.
Un altro punto riguarderà i costi: se per i cani di piccola taglia il biglietto si aggira intorno ai 50 euro, senza diritto a un sedile, per gli animali più grandi la tariffa potrebbe avvicinarsi a quella del proprietario, proprio perché occuperebbero un posto a tutti gli effetti. Saranno comunque le singole compagnie aeree a decidere i prezzi e a definire le condizioni di trasporto.
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