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Cucina italiana candidata all'Unesco: inno firmato Al Bano-Mogol

La cucina italiana candidata all’Unesco è presentata con l’inno firmato da Al Bano e Mogol con i cori di Caivano e dell’Antoniano di Bologna

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Unesco inno Al Bano-Mogol cucina italiana

La candidatura della cucina italiana all’Unesco ha trovato la sua voce ufficiale in una canzone che porta la firma di due protagonisti della musica leggera: Al Bano Carrisi e Mogol. Insieme a cinquanta bambini dei cori di Caivano e dell’Antoniano di Bologna, i due artisti hanno inciso un brano pensato per accompagnare il percorso verso il riconoscimento internazionale. L’atteso verdetto arriverà a dicembre a Nuova Delhi, ma già da settimane si moltiplicano le iniziative di sostegno.

Perché la cucina italiana è candidata all’Unesco come patrimonio immateriale

La proposta di inserire la cucina italiana nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità è stata ufficialmente lanciata nel marzo 2023 dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

La candidatura porta il titolo “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” ed è stata sostenuta da tre comunità rappresentative: l’Accademia Italiana della Cucina, la Fondazione Casa Artusi e la rivista “La Cucina Italiana”.

La cucina italiana è un patrimonio fatto di conoscenze, gesti quotidiani e pratiche sociali che vanno oltre il semplice cucinare, per questo motivo preparare un piatto e condividerlo diventa un modo per tramandare la memoria familiare, rinsaldare i legami e creare comunità. Ogni territorio contribuisce con le proprie tradizioni, offre un patrimonio che tutela la biodiversità, valorizza la stagionalità degli ingredienti e invita a dare nuova vita agli avanzi, trasformandoli in cultura condivisa.

Oggi questo patrimonio riguarda circa 60 milioni di italiani nel Paese e oltre 80 milioni di connazionali e discendenti all’estero e a essi si aggiungono milioni di stranieri che vedono nello stile alimentare italiano un modello di convivialità e benessere.

Quando sarà presentato l’inno di Al Bano e Mogol per la candidatura

Per accompagnare la candidatura Unesco è nato un brano musicale intitolato ‘Vai Italia’: il testo di Mogol, musicato da Oscar Prudente, è stato inciso da Al Bano insieme ai bambini dei cori di Caivano e dell’Antoniano.

A presentare ufficialmente’Vai Italia’ al pubblico televisivo sarà Mara Venier, nella puntata inaugurale di ‘Domenica In’ del 21 settembre. In quella stessa giornata, in numerose piazze italiane, si terranno pranzi collettivi ispirati al tradizionale “pranzo della domenica”, simbolo di convivialità e occasione di sostegno pubblico alla candidatura.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Agricoltura e l’Antoniano di Bologna, e oltre a sostenere il percorso Unesco, vuole trasmettere un messaggio di coralità e speranza, coinvolgendo famiglie, scuole e comunità locali in una celebrazione diffusa. Il progetto ha l’obiettivo di ricordare che la cucina è linguaggio universale, capace di unire generazioni e territori attraverso il valore condiviso del cibo.

In una intervista al ‘Corriere della Sera’, Al Bano, a ridosso dell’imminente debutto dell’inno, ha dichiarato: “dal punto di vista culinario il nostro Paese non è secondo a nessuno. Ai fornelli facciamo i fuochi pirotecnici”.

Ha aggiunto che per lui è impossibile scegliere un solo piatto preferito, perché “Ogni regione ha sei o sette specialità che possono essere definite incredibili“.  Parole che ha poi intrecciato ai ricordi della sua giovinezza, quando la madre cucinava legumi, verdure selvatiche e polpette dal profumo inconfondibile, mentre il padre si distingueva nella preparazione di minestroni rimasti impressi nella memoria del cantante pugliese.