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Concerti di Jovanotti a Napoli e Palermo, esplode il caso cavalli

Italian Horse Protection ha lanciato un appello a Jovanotti: ha chiesto di spostare i concerti previsti negli ippodromi perché "stressano i cavalli"

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Jovanotti

I concerti di Jovanotti programmati per l’estate del 2026 in due ippodromi italiani sono diventati un caso: la onlus Italian Horse Protection ha lanciato un appello al cantante, chiedendo di scegliere location alternative per non incidere in maniera negativa sul benessere dei cavalli.

I concerti di Jovanotti negli ippodromi “stressano i cavalli”: l’appello

Italian Horse Protection (IHP), la principale onlus italiana di tutela dei cavalli, ha espresso “forte contrarietà rispetto ai concerti che Jovanotti ha programmato per l’estate 2026 all’Ippodromo La Favorita di Palermo e all’Ippodromo di Agnano (Napoli)”.

Sul sito ufficiale della onlus si legge: “La posizione di IHP è la stessa già espressa in occasione di altri concerti organizzati all’interno di strutture ippiche: gli ippodromi non sono spazi neutri, ma luoghi nei quali vivono cavalli che, anche se non presenti nelle immediate vicinanze del palco, subiscono inevitabilmente rumore, vibrazioni, luci e affollamento. Si tratta di animali estremamente sensibili, che non possono scegliere di allontanarsi, e che rischiano di vivere condizioni di stress intenso e pericoloso”.

Spiegando di considerare inaccettabile che “strutture dove vengono ospitati degli equidi vengano trasformate in arene per concerti di massa”, in quanto l’intrattenimento, seppur legittimo, “non può prevalere sul benessere di esseri viventi già vulnerabili”, Italiane Horse Protection ha rivolto il seguente appello a Jovanotti:

“Rivolgiamo a Jovanotti un invito chiaro e rispettoso, scegli location alternative, dove la festa non comporti la sofferenza di nessun animale. Accogliere questa richiesta sarebbe un gesto coerente con la sensibilità ambientale che l’artista ha più volte dichiarato e dimostrato. IHP è pronta a collaborare per promuovere insieme una cultura della musica che rispetti davvero tutti, anche i cavalli”.

Le parole del presidente di Italian Horse Protection

Sonny Richichi, il presidente di Italian Horse Protection, a proposito del concerto di Jovanotti ha dichiarato: “Siamo basiti nell’apprendere che viene organizzato un concerto che accoglierà migliaia di persone dentro un ippodromo – si legge sul sito ufficiale di IHP – a pochi metri dai box dove sono alloggiate decine di cavalli, animali che potrebbero andare nel panico e ferirsi per il grande e prolungato rumore a cui non sono abituati e che, nella migliore delle ipotesi, subiranno un forte stress”.

E ancora: “I cavalli sono per natura delle prede, tutte le loro caratteristiche etologiche e fisiologiche sono plasmate in virtù di questo. Tra le altre cose, hanno un udito finissimo, molto più sensibile di quello umano, e possono andare nel panico se avvertono segnali di pericolo e se non hanno la possibilità di fuggire in campo aperto. Chiusi all’interno di un box e bombardati dai decibel del concerto e dalle urla del pubblico, non è difficile immaginare cosa passeranno quei poveri animali. Già sono sottoposti a una vita innaturale qual è quella dell’ippodromo, e in più devono subire quella che noi, senza mezzi termini, definiamo una vera e propria violenza”.

Italian Horse Protection è un’associazione indipendente che si batte da anni per la tutela dei cavalli e degli altri equidi, contrastando abusi e maltrattamenti: la onlus si è sempre detta contraria all’uso dei cavalli nell’ippica, negli sport equestri, nei pali e nelle attività commerciali e agonistiche di qualsiasi tipo.