Il primo rifugio delle Dolomiti cerca un nuovo gestore
La sezione del CAI di Cortina d'Ampezzo è alla ricerca di un nuovo gestore che possa occuparsi del rifugio Nuvolau, il più antico delle Dolomiti

Il rifugio Nuvolau, situato sull’omonimo monte nel comune di Cortina d’Ampezzo a 2.574 metri sul livello del mare, cerca un nuovo gestore. Dopo 47 anni della gestione a cura della famiglia Siorpaes, il rifugio più antico delle Dolomiti cambia gestione.
La sezione del Centro Alpino Italiano di Cortina si è messa alla ricerca di una nuova figura che possa prendere in gestione il rifugio con la formula dell’affitto d’azienda. Si tratta di un’occasione unica per vivere a contatto con la natura rude e maestosa delle Dolomiti e accogliere i numerosi escursionisti che decidono di affrontare l’intrepida salita del monte.
Il CAI cerca una guida alpina, un membro del soccorso alpino o un accompagnatore escursionistico: sono queste le caratteristiche necessarie per diventare il nuovo gestore del rifugio Nuvolau. Al candidato sarà richiesta anche la disponibilità a occuparsi del rifugio sotto il punto di vista della manutenzione.

Alla scoperta del rifugio Nuvolau, il più antico delle Dolomiti
Il rifugio Nuvolau fa parte della storia del territorio di Cortina d’Ampezzo, tra le località sciistiche più famose del Veneto e inserita dal Guardian nella lista dei paesaggi invernali più belli del mondo. Edificata dal Club Alpino Austro-tedesco, la struttura venne inaugurata l’11 agosto del 1883 e rappresenta il primo rifugio alpino mai costruito sulle Dolomiti e nella Valle d’Ampezzo.
Questo storico rifugio venne realizzato come segno di riconoscimento da parte del barone Richard vom Meerheimb che giunse dalla Sassonia gravemente malato e trovò guarigione proprio nell’ampezzano. Per sdebitarsi, decise di far costruire il rifugio, battezzandolo con il nome di “Sachsendankhütte” che significa “rifugio della gratitudine sassone”.

Ampliato nel 1901, il rifugio venne distrutto nel corso della Prima Guerra Mondiale. In seguito al conflitto bellico, quando il comune di Cortina d’Ampezzo entrò a far parte del territorio italiano, la struttura passò al CAI che si occupò dei lavori di ristrutturazione e ampliamento, cambiandogli il nome in rifugio Nuvolau. L’edificio, attualmente, vanta 26 posti letto divisi in quattro camere e una camerata. Dal 1970 è stato in gestione alla famiglia Siorpaes che sta per passare la mano a un nuovo gestore. I candidati che intendono occuparsi della struttura dovranno inviare domanda entro il 15 febbraio 2021.
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