Più ferie se viaggi in Italia: l'idea di un ristorante
Un ristorante estero ha previsto più ferie se trascorse in Italia grazie a un progetto che lega viaggi cultura e lavoro per valorizzare l’esperienza

Un’iniziativa singolare ha attirato l’attenzione della ristorazione: una catena britannica offre giorni di ferie extra ai dipendenti a condizione che siano trascorsi in Italia. Ecco perché il Paese è al centro di un progetto che vuole unire turismo cucina e lavoro.
Più ferie in Italia: come funziona l’idea del ristorante estero Prezzo
Dal 2000 Prezzo, rete di ristoranti con menù di cucina italiana, è presente in tutto il Regno Unito con oltre novanta locali e circa 2.900 dipendenti e negli anni si è affermata come punto di riferimento per chi cerca sapori mediterranei in un contesto internazionale, pur adattando spesso le ricette al gusto locale. Proprio per rafforzare il legame con l’Italia, il gruppo ha deciso di introdurre una misura che non ha precedenti.
Ai lavoratori che sceglieranno di trascorrere le proprie vacanze nel Belpaese, la società offre un 10% in più di giorni liberi, equivalenti a circa tre giornate aggiuntive rispetto al normale periodo di ferie.
La proposta coinvolge indistintamente camerieri, cuochi e personale di sala, con l’obiettivo dichiarato di portare nei ristoranti un’autenticità maggiore, frutto di un contatto diretto con la cultura e le abitudini italiane.
In un contesto globale, dove le cucine nazionali si diffondono ovunque ma rischiano di perdere autenticità, offrire al personale la possibilità di immergersi direttamente nella cultura di riferimento potrebbe essere considerato un elemento di forte distinzione.
Come riportato su ‘La Repubblica’, James Brown, amministratore delegato di Prezzo, ha dichiarato: “In Prezzo crediamo che le nostre persone siano l’ingrediente più importante. Offrendo ai nostri team maggiori opportunità di vivere l’Italia, rafforziamo il loro legame con il marchio e riportiamo quell’autenticità nei nostri ristoranti”.
Le motivazioni dietro il progetto lanciato dalla catena britannica
Alla base della decisione c’è una logica precisa: trasformare il viaggio in Italia in un’esperienza formativa oltre che ricreativa. I dipendenti, entrando in contatto diretto con la varietà delle cucine regionali, possono scoprire piatti e ingredienti non sempre conosciuti all’estero.
L’idea è che un cameriere di ritorno da Roma, dopo aver gustato una carbonara preparata secondo la tradizione, sia in grado di descriverla ai clienti con maggiore entusiasmo e competenza. Allo stesso modo, chi visita l’Emilia-Romagna ha la possibilità di conoscere meglio la produzione di formaggi e salumi tipici, trasferendo poi queste conoscenze nei racconti di sala.
Potrebbe essere una proposta replicabile. Offrire ai collaboratori la possibilità di vivere un soggiorno in Italia significherebbe, infatti, consentire loro di assorbire usi, sapori e atmosfere da riproporre una volta tornati al lavoro. In questo modo, il cliente potrebbe ricevere un servizio più coinvolgente e vicino alla tradizione che il brand intende rappresentare.
La scelta di legare le ferie a una destinazione specifica per Perezzo sarebbe dunque un vero investimento sulla qualità del servizio. L’azienda sottolinea che un personale più consapevole della cultura italiana può comunicare con maggiore efficacia lo spirito del marchio, creando un rapporto diretto ed emozionale con il pubblico.
Il bonus di tre giorni extra viene quindi presentato come un segno di fiducia, oltre che come incentivo concreto. I dipendenti sono invitati a diventare “ambasciatori” della cultura enogastronomica italiana, capaci di trasmettere non solo il gusto di un piatto, ma anche il contesto che lo rende unico.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Anche Milano ha il suo "Colosseo": quando inaugura il Parco Pan
-
I migliori vini per Wine Spectator: 20 italiani nella Top 100
-
Quanto costa il panettone di Natale 2025 firmato Dolce e Gabbana
-
Quali sono le banche italiane più solide nel 2025: la classifica
-
I panettoni artigianali dei grandi chef per il Natale 2025
-
Milano invasa dai girasoli, Alessandro e il campo di via Dezza
-
Il prezzo del panino Camogli degli Autogrill è un caso
-
Il Financial Times celebra un ristorante di Milano
-
Le Nuove Stelle della Guida Michelin 2026: i migliori ristoranti

