Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Overtourism, perché il lago di Braies è un modello da seguire

Il lago di Braies, per combattere l'overturism, ha introdotto il numero chiuso e il modello potrebbe essere ora replicato anche in altre località

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Il lago di Braies è una delle icone assolute delle Dolomiti, meta ambita da turisti italiani e stranieri che ogni anno affollano le sue sponde per ammirarne i riflessi turchesi e i monti che lo incorniciano. Situato a 1.496 metri di altitudine, nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, è una delle perle alpine più fotografate e condivise al mondo, complice anche la fama televisiva ottenuta con la serie “Un passo dal cielo”, che qui ha girato numerose scene.

La bellezza del luogo, tuttavia, ha avuto un rovescio della medaglia: il fenomeno dell’overtourism. Negli ultimi anni, il flusso di visitatori è cresciuto a dismisura, creando disagi ai residenti, danni all’ambiente e un’esperienza turistica poco piacevole, fatta di code infinite, parcheggi saturi e sentieri sovraffollati. Per affrontare questa emergenza, l’amministrazione locale ha adottato da quest’anno un sistema innovativo di contingentamento degli accessi motorizzati, che oggi è considerato un modello da seguire anche per altre aree alpine.

Perché il Lago di Braies è un modello da seguire

Da quest’estate 2025 l’accesso in auto, moto, camper e bus al lago di Braies è consentito solo previa prenotazione online e pagamento di un ticket nella fascia oraria compresa tra le 9.30 e le 16.00. Oltre questi orari, l’accesso è libero ma i parcheggi restano a pagamento. Questo è stato il nuovo provvedimento introdotto dall’amministrazione comunale e in vigore dal 10 luglio al 10 settembre 2025.

Il sistema introduce un numero chiuso giornaliero di veicoli, stabilito per garantire il rispetto della valle e migliorare la qualità non solo dei turisti in visita ma anche degli abitanti. Chi non prenota deve lasciare l’auto a valle e scegliere le alternative sostenibili: navette dedicate, prenotabili anch’esse online a partire da 13 euro a tratta, oppure la bicicletta o una passeggiata a piedi lungo i sentieri.

La regolamentazione degli accessi motorizzati è resa possibile da un sistema di video lettura delle targhe, già testato con successo lo scorso anno. La popolazione residente, invece, beneficia di permessi di transito speciali, per continuare a muoversi liberamente. Questo approccio non nasce dal nulla: negli ultimi anni la situazione era diventata insostenibile, con parcheggi strapieni e tariffe spesso contestate dai turisti.

L’area conta quattro parcheggi (due pubblici e due privati), ma la richiesta superava di gran lunga la disponibilità, generando malcontento e caos. Inoltre, l’area del lago era spesso sovraffollata, cosa che non permetteva di godere dell’ambiente e dei paesaggi. Oggi, con il sistema a prenotazione, l’afflusso è regolamentato e visitare il lago di Braies è diventato un’esperienza più rispettosa dell’ambiente.

Le parole di assessore e sindaco sul successo dell’iniziativa

Il successo del modello di Braies è stato sottolineato anche dalle istituzioni locali. L’assessore al Turismo della provincia di Bolzano, Luis Walcher, ha elogiato il sistema con obbligo di prenotazione e ha detto che il modello potrebbe essere replicato anche in altre aree. Le sue parole in merito si possono leggere nel portale ‘Il Dolomiti’: “Il sistema a slot e con obbligo di prenotazione ha funzionato e può servire da esempio per altre aree molto frequentate in Alto Adige, come il Seceda”.

Proprio Seceda e la Val Gardena, infatti, sono stati al centro di discussioni e polemiche per problemi di overtourism quest’estate. Walcher ha inoltre sottolineato come sia fondamentale coinvolgere fin dall’inizio la popolazione locale e integrare le sue esigenze. Solo così è possibile trovare un equilibrio tra turismo e qualità della vita dei residenti.

Sulla stessa linea il sindaco di Braies, Friedrich Mittermair, che ha confermato l’efficacia della misura nonostante qualche difficoltà iniziale. Secondo quanto riportato dal portale “Il Dolomiti”, secondo il primo cittadino anche la popolazione locale alla fine sarebbe soddisfatta del provvedimento e della sua implementazione.