Perché per Massari il tiramisù è unico al mondo: il suo "segreto"
In una lunga intervista, il maestro Iginio Massari rivela quali sono i dolci migliori al mondo: al primo posto non può che esserci il tiramisù
Tanti sono i dolci appartenenti alla tradizione gastronomica del nostro Paese, alcuni dei quali ben noti in tutto il mondo: lo sa bene Iginio Massari, uno dei più grandi maestri della pasticceria italiana. Con la sua ricca esperienza in fatto di prelibatezze dolci, lo chef ha una vasta conoscenza del settore. E in un’intervista rilasciata durante il podcast “Gurulandia”, al quale ha partecipato assieme a suo figlio Nicola, ci ha spiegato perché il tiramisù è il dessert migliore al mondo, una creazione unica nel suo genere.
L’elogio di Iginio Massari al tiramisù
Da vero esperto di pasticceria, Iginio Massari ha tutte le carte in regola per dare un giudizio assennato su quale sia il dolce migliore al mondo. Nel corso dell’episodio di “Gurulandia” – il podcast condotto da Marco Cappelli e Simone Salvai – di cui è stato protagonista assieme al figlio Nicola, il maestro ha rivelato: “Il tiramisù, dal mio punto di vista, è il dolce migliore. Ma anche con la parola, vuol dire tirarti su il morale, sollevarti perché non stai bene, consolarti se hai una delusione d’amore. Tiramisù si dice così, senza pensarci, ma la parola ha un valore, non c’è nessun dolce al mondo che ha un nome più importante”.
Tuttavia, non è il tiramisù il suo dolce preferito: Iginio Massari ha confessato di avere un debole per la millefoglie alla crema bavarese, il “dolce del sentimento” che faceva sempre sua madre. Ma ha anche una predilezione per il panettone, con il suo aroma agrumato: “Ha invaso tutto il mondo, lo fanno dappertutto”. Ben diverso è il pandoro, che invece è caratterizzato dal suo sentore di burro e di vaniglia: “Lo conoscono in pochissime nazioni. Manca la cultura ma anche la tecnologia per affrontare il pandoro”.
Iginio Massari da MasterChef ai nuovi punti vendita
L’intervista ad Iginio Massari si è rivelata ricca di spunti e di novità: suo figlio Nicola, l’anima imprenditoriale della famiglia, ha parlato a lungo del brand e del suo futuro. “Siamo sui 20 milioni di euro all’anno di fatturato. Abbiamo sei punti pasticceria in Italia, la prima è quella storica di Brescia, nata nel 1971, e la seconda è quella di Milano. Ora arriveremo anche negli aeroporti” – ha spiegato il figlio di Massari, che da diversi mesi gestisce l’azienda assieme alla sorella Debora – la quale si occupa principalmente di marketing.
Impossibile poi non accennare a MasterChef Italia, programma di cucina che ha dato grande notorietà a Iginio Massari: ogni anno il maestro viene coinvolto per la sfida dedicata alla pasticceria, tanto da essere ormai diventato uno dei personaggi più temuti dai concorrenti. L’ironia pungente dello chef non si fa attendere: “Sono dei dilettanti allo sbaraglio, che probabilmente non sanno cosa sono le uova. I tre giudici che ci sono attualmente sono dei grandi personaggi, ma la trasmissione la fanno i concorrenti. Se sono interessanti, fanno spettacolo” – ha confessato.
“Ma soprattutto ricordiamoci che MasterChef fa cultura del cibo, gli autori portano anche dei prodotti da usare che non sono mai stati conosciuti. Io ho sempre apprezzato la trasmissione proprio per questo, per la sua capacità di promuovere l’alimento” – ha puntualizzato Massari – “Poi chi vince è solo uno, il secondo è il primo dei perdenti e non se lo ricorda più nessuno. MasterChef ha contribuito tantissimo alla mia notorietà, e ne approfitto per ringraziare di questa possibilità”.
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