Dove si mangia meglio in Italia: 6 stelle Michelin in 20 km
Le Langhe sono un'eccellenza in ambito gastronomico: ospitano ben 6 stelle Michelin a pochi chilometri di distanza, ecco quali sono i ristoranti premiati
In un panorama così bello da togliere il fiato, il turismo enogastronomico ha trovato la sua eccellenza: le Langhe sono una delle regioni vitivinicole più importanti d’Italia, ed è proprio tra le colline ricche di vigneti che si possono trovare numerosi ristoranti stellati. La guida Michelin premia alcune delle realtà locali per la loro proposta gourmet, gli ingredienti genuini e di alta qualità, ma anche per quella che è senza alcun dubbio la più pregiata etichetta vinicola locale. Andiamo alla scoperta del luogo in cui si mangia meglio in Italia.
I ristoranti con tre stelle Michelin nelle Langhe
La nuova guida Michelin, una vera bibbia per gli amanti della buona cucina, torna a premiare quella che sta diventando a tutti gli effetti la regione dove si mangia meglio in Italia. Stiamo parlando delle Langhe, probabilmente l’unico territorio in cui si possono trovare ben 6 stelle Michelin nello spazio di pochi chilometri – e molte altre, spostando appena i confini. Tra le colline che circondano la città di Alba, in provincia di Cuneo, sorgono alcune delle eccellenze nel mondo della ristorazione italiana.
Basti pensare che la prestigiosa Guida Rossa ha assegnato il suo massimo riconoscimento, le tre stelle Michelin, solamente a 15 ristoranti in tutta Italia. E ben due sono proprio nelle Langhe, a pochissima distanza l’uno dall’altro. Il primo – solamente in ordine cronologico – è lo storico Piazza Duomo, che ha ottenuto le tre stelle nel 2012: si trova ad Alba ed è guidato dallo chef Enrico Crippa. Ad esso, oggi si affianca il ristorante La Rei Natura dello chef Michelangelo Mammoliti, new entry tra i locali tristellati, situato all’interno del Boscareto Resort di Serralunga d’Alba.
L’eccellenza gastronomica delle Langhe
Molti altri ristoranti delle Langhe hanno ottenuto, nel corso degli anni, la loro stella Michelin, a testimonianza di un’eccellenza gastronomica che caratterizza queste terre. È il caso del FRE di Monforte d’Alba, guidato dallo chef Francesco Marchese, o del Borgo Sant’Anna (anch’esso di Monforte), gioiello dello chef Pasquale Laera che da tanti anni ha lasciato la sua Puglia natia per trovare casa in Piemonte. A Piobesi d’Alba c’è invece il 21.9 dello chef Flavio Costa, situato all’interno di una rigogliosa tenuta vinicola. La città di Alba ospita anche la Locanda del Pilone, che ha al timone lo chef Federico Gallo, mentre il collega Ugo Alciati gestisce la cucina di Guidoristorante, a Serralunga d’Alba.
Cosa accomuna questi ristoranti che, senza alcun dubbio, rappresentano il meglio dell’esperienza gastronomica nelle Langhe? Non solo le stelle Michelin, ovviamente: c’è forse un “ingrediente” segreto che può fare la differenza, ed è il Barolo. Due importanti aziende vinicole locali, Ceretto e Batasiolo, tirano le fila della ricca offerta enologica di gran parte della ristorazione nelle Langhe, tra cui proprio Piazza Duomo e La Rei Natura, con le loro tre stelle.
“Con gli anni si è creato un circuito virtuoso: noi produttori di vino abbiamo voluto offrire un servizio ai nostri clienti, cercando di accogliere al meglio i visitatori che arrivano in queste terre baciate dalla fortuna. L’enogastronomia è ormai un traino costante del turismo e il Barolo ne è certamente il fulcro” – ha affermato Valentina Dogliani, che gestisce il Boscareto Resort. È stata lei a volere lo chef Mammoliti alla guida del ristorante La Rei Natura: “Ci siamo trovati in sintonia nel coltivare un’ambizione comune, e abbiamo lavorato duramente in questi anni per ottenere questo risultato. Entrambi volevamo raggiungere le tre stelle“.
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