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I nuovi personaggi dei Presepi di San Gregorio Armeno nel 2025

Le nuove statuine dei presepi di San Gregorio Armeno nel 2025 sono ispirati a volti celebri contemporanei, tra cui James Senese e Ornella Vanoni

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Presepi di San Gregorio Armeno 2025

Ogni anno, nel cuore del centro antico di Napoli, il presepe si rinnova senza mai perdere la propria anima e anche in questo 2025, tra botteghe storiche e nuove suggestioni, San Gregorio Armeno ha accolto l’attualità trasformandola in racconto, lasciando emergere nomi, volti e simboli che parlano al presente.

Quali sono i nuovi personaggi del presepe nel 2025

Nel primo sguardo alle vetrine, i nuovi personaggi dei Presepi di San Gregorio Armeno nel 2025 raccontano una città che osserva il proprio tempo e lo traduce in forma artigianale. Le statuine del presepe napoletano continuano così a essere uno specchio fedele dell’immaginario collettivo, tra memoria, omaggi e richiami all’attualità culturale.

La presenza di personaggi contemporanei nel presepe rappresenta il naturale proseguimento di una consuetudine secolare. Già in epoca borbonica, infatti, gli artigiani avevano iniziato a inserire nelle scene figure legate al proprio tempo, accanto ai protagonisti sacri.

Nel 2025 questa tradizione si è rinnovata con una selezione di volti che hanno segnato l’immaginario recente, confermando il presepe come racconto vivo e in continua trasformazione.

Tra le novità più significative, gli artigiani hanno realizzato una statuina dedicata a James Senese, musicista simbolo della cultura partenopea, al quale è stata anche dedicata la 154ª edizione della Fiera di Natale. L’omaggio ha assunto un valore che va oltre la rappresentazione artistica ed è diventato un gesto collettivo di memoria e riconoscenza: la statuina è stata infatti consegnata alla figlia Anna durante la cerimonia inaugurale, tenutasi a novembre in Piazza San Gaetano, nel contesto ufficiale della Fiera.

Accanto a questo tributo, le botteghe hanno introdotto altre figure ispirate al mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport. Tra le cosiddette “chicche” del 2025, hanno trovato spazio personaggi come Pippo Baudo, Ornella Vanoni e Giorgio Armani, omaggiati come icone che hanno lasciato un segno profondo nell’immaginario italiano.

Accanto a loro, sono comparse statuine dedicate a figure molto richieste dal pubblico contemporaneo, come Jannik Sinner, il re del wrestling Hulk Hogan e Papa Leone, entrati nel presepe come simboli riconoscibili del presente.

Le statuine del presepe più richieste a San Gregorio Armeno

Accanto alle novità simboliche, il 2025 ha confermato alcune tendenze precise nelle preferenze del pubblico. Dalle botteghe storiche è emerso che i visitatori hanno continuato a cercare innanzitutto il presepe tradizionale, costruito attorno alla natività classica, agli angeli, ai Re Magi, agli zampognari e agli animali della scena sacra, spesso definiti direttamente dal cliente in base alla propria sensibilità.

Una volta completato il nucleo centrale della rappresentazione, l’interesse si è spostato verso ciò che arricchisce e personalizza il presepe. Dopo la natività, infatti, molti visitatori hanno scelto di ampliare la scena con i personaggi tipici del presepe napoletano, come il Ciccibacco, simbolo di abbondanza e vitalità, e il Benino che dorme, figura legata al sogno e all’attesa, elementi che da sempre accompagnano la narrazione popolare.

Alcune statuine si sono distinte per richieste e interesse. Tra le più vendute del Natale 2025 si sono affermate quelle dedicate a Giorgio Armani, Jannik Sinner e Ornella Vanoni, confermando come il presepe napoletano continui a dialogare con il tempo presente senza snaturare la propria identità.

In questo equilibrio tra sacro e profano, l’arte presepiale ha continuato a rinnovare il proprio linguaggio, restando fedele a una tradizione che vive proprio nella sua capacità di trasformarsi