Nasce il vino di Leonardo da Vinci
Un team di esperti fa rinascere il vino di Leonardo da Vinci seguendo le indicazioni lasciate dal Genio italiano
A distanza di oltre cinque secoli, rinasce il vino di Leonardo, realizzato secondo le indicazioni del Genio.
Come raccontato da una lettera del 1515 inviata al suo Podere di Fiesole, il vino era una delle tante passioni di Leonardo da Vinci, insieme. Oltre a scienza, arte e architettura, il Genio del VI secolo amava anche i piaceri del buon vino. La lettera è quasi una sorta di trattato viticolo ed enologico, a testimonianza dell’amore di Leonardo per i vini. L’antica missiva raccoglie diverse indicazioni le quali, seppur date ormai per scontate ai giorni nostri, risultano all’avanguardia per i tempi. Leonardo trattò argomenti come la concimazione della vite con sostanze basiche e la vinificazione in botti chiuse, fino ad arrivare all’ottimizzazione della qualità dell’uva.
Una passione naturale quella di Leonardo che è nato proprio tra i vigneti toscani nel podere di Famiglia della campagna di Anchiano. Il legame con il vino lo ha accompagnato sin dalle origini: in gioventù, quando partecipava quotidianamente alla produzione del padre e anche in età matura, con molti scritti e disegni che hanno celebrato il frutto della natura che rappresenta un connubio perfetto tra un prodotto della terra e l’intervento dell’uomo.
Tutte le indicazioni custodite nella lettera spedita da Leonardo al fattore del suo Podere di Fiesole nel 1515, sono utilizzate dallo staff tecnico, agronomico ed enologico della cantina Leonardo da Vinci Spa. L’obiettivo è quello di definire un vero e proprio metodo che permetta di realizzare l’obiettivo di Leonardo, avvalendosi, ovviamente, di tutte le tecniche moderne. Grazie agli sforzi profusi, rinascerà il sogno di Leonardo, quello di ottenere uve e vini di eccellente qualità.
Il “Metodo di Leonardo”, ovvero un capitolato viticolo ed enologico, segreto ed esclusivo, è messo a punto grazie al supporto di un comitato scientifico di enologi e studiosi. Tra questi si possono citare l’analista sensoriale Luca Maroni che è riuscito a tradurre tutte le indicazioni di Leonardo in tecniche moderne. Sarà molto prezioso, inoltre, il contributo dell’esperto Alessandro Vezzosi, per quanto riguarda l’indagine storico-culturale. La Cantina Leonardo da Vinci Spa, tramite il Metodo Leonardo, fa nascere una linea di vini che costituirà solamente una parte del progetto dedicato al grande genio. Il lavoro, ripreso nel 2017, è servito per arrivare alla presentazione al pubblico in occasione dell’anno Leonardiano per celebrare i 500 anni dalla sua scomparsa.
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