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I migliori vini italiani sotto i 20 euro: la guida Berebene 2026

La nuova guida BereBene 2026 di Gambero Rosso si conferma un punto di riferimento per chi desidera scegliere vini di qualità ma a prezzi contenuti

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

L’Italia è da sempre una delle capitali mondiali del vino. Con una tradizione millenaria, una straordinaria offerta e migliaia di produttori distribuiti dal Nord al Sud, il nostro Paese offre un patrimonio enologico unico al mondo. All’interno di questo panorama trovare etichette eccellenti a un prezzo accessibile non è affatto difficile. A dimostrarlo è, ogni anno, la guida BereBene del Gambero Rosso, dedicata proprio alle bottiglie che offrono il miglior rapporto qualità – prezzo. L’edizione BereBene 2026 conferma questa missione: aiutare gli appassionati a scoprire vini eccellenti sotto i 20 euro.

La nuova guida BereBene 2026: novità, numeri e tendenze dell’edizione

La guida BereBene 2026 rappresenta un punto di riferimento indispensabile per chi vuole orientarsi nel mondo del vino senza necessariamente rivolgersi a etichette costose. Pubblicata da Gambero Rosso e giunta alla 36ª edizione, la guida continua a mantenere una filosofia chiara: selezionare i migliori vini italiani sotto i 20 euro. La prima grande novità di quest’anno è che la guida presenta anche una versione completamente digitale.

Il formato digitale permette, infatti, di consultarla anche quando si è fuori casa durante la scelta di un vino da abbinare a un piatto particolare. L’edizione 2026 comprende ben 1000 etichette selezionate contro le 937 dell’anno scorso. Le etichette provengono ormai da ogni regione italiana e, come accade dall’edizione 2023, queste vengono valutate in centesimi. Anche quest’anno i vini bianchi guidano la classifica con 437 referenze in lista, seguiti dai rossi che si attestano a quota 425.

A questi si aggiungono poi vini rosati, spumanti, frizzanti ma anche una significativa selezione di vini dolci. Dal punto di vista geografico, Toscana e Piemonte si confermano le regioni più premiate, entrambe con 107 etichette. Subito dopo si posiziona il Veneto con 105 etichette mentre al terzo posto spiccano le Marche, con 70 vini selezionati.

A completare il quadro, come nell’edizione dell’anno scorso, ci sono i consueti Premi Speciali, assegnati alle migliori etichette nelle categorie Bollicina, Bianco, Rosso, Rosato, Dolce e Vino sotto i 10 euro, oltre ai 21 Premi Regionali, uno per ogni regione. Questa diventa, quindi, una sintesi perfetta dello spirito della guida: esaltare i vini eccellenti, autentici e territoriali senza che il prezzo diventi un ostacolo.

BereBene 2026: le migliori etichette per rapporto qualità-prezzo

Il cuore di BereBene 2026 è naturalmente rappresentato dalle etichette premiate per il miglior rapporto qualità-prezzo. Non semplici nomi in una lista, ma vini che raccontano storie, territori e filosofie produttive. Il Miglior Bianco dell’anno è il Collio Friulano Valeris 2024 della cantina Muzic, una realtà radicata nelle colline di San Floriano del Collio  (Gorizia). Per la categoria Miglior Rosso, il premio va al Morellino di Scansano Ribeo 2023 di Roccapesta, un vino prodotto in provincia di Grosseto nel territorio della Maremma.

La Miglior Bollicina è stata assegnata in provincia di Treviso al Valdobbiadene Rive di Farra di Soligo Extra Brut Col Credas 2024 di Adami. Un’etichetta iconica, che racconta la storia del Prosecco di Valdobbiadene. Nel mondo dei vini rosati, il riconoscimento va al Five Roses Anniversario 2024 della storica Leone De Castris, azienda vitivinicola del Salento.

Tra i vini dolci spicca il Verduzzo Friulano 2023 di Jacuss, una piccola gemma nata da un appassimento prolungato e un affinamento paziente. Infine, il premio per il Miglior Vino sotto i 10 euro va al Grignolino d’Asti 2024 della cantina sociale Post dal Vin Terre del Barbera.