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Oggetti smarriti sui mezzi pubblici di Milano all'asta: il prezzo

A Milano un’asta speciale ha messo in vendita gli oggetti smarriti sui mezzi pubblici, con mille articoli recuperati e proposti a prezzi simbolici

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Prezzi asta oggetti smarriti Milano

Milano chiude oggi una delle iniziative più curiose dell’inverno: l’asta dedicata agli oggetti smarriti sui mezzi pubblici, un appuntamento che trasforma ciò che i passeggeri dimenticano in un catalogo sorprendente!

Modalità e tempi dell’asta degli oggetti dimenticati

Dalle valigie ai monopattini, dagli strumenti elettronici agli oggetti più improbabili, la vendita attira curiosi e appassionati, rivelando un’immagine insolita della metropoli e del suo ritmo frenetico. È un evento che suscita curiosità perché racconta, meglio di tante statistiche, quanto la città corra e quanto spesso lasci indietro frammenti della propria quotidianità.

L’asta, ospitata a Segrate nella sede della Sivag, si è svolta dal 3 al 5 dicembre: tre giorni in cui mille articoli recuperati nei mesi scorsi hanno trovato una nuova destinazione; tutto ciò che non è stato reclamato nei tempi previsti è stato esposto, consentendo ai visitatori di aggiudicarsi oggetti di ogni tipo a prezzi simbolici.

La vendita segue un meccanismo rapido e molto strutturato, pensato per gestire l’enorme quantità di oggetti accumulati nell’ultimo anno. Gli articoli erano stati raccolti in precedenza all’Ufficio Oggetti Smarriti di via Friuli, dove Atm e polizia locale convogliano tutto il materiale recuperato su tram, autobus, metropolitane, taxi o perfino nei bar e sulle panchine cittadine. Trascorsa la fase di giacenza senza che nessuno ne reclamasse la proprietà, la collezione è stata trasferita a Segrate per essere messa all’asta.

L’evento prevede circa un minuto per ogni lotto, con rilanci veloci e una sala attenta. Tra il pubblico si sono mescolati stockisti, rivenditori, collezionisti e curiosi: ognuno con la propria strategia, c’è chi cerca l’affare da rivendere, chi punta a oggetti insoliti e chi, semplicemente, vuole assistere a un rituale urbano che ogni anno racconta la città da un punto di vista diverso.

La varietà dei lotti ha colpito fin dal primo sguardo. Le biciclette, disposte come una griglia di partenza, erano uno dei gruppi più numerosi. A queste si sono aggiunti monopattini elettrici, passeggini, sacchi pieni di caschi da cantiere, trolley svuotati e pronti per essere rimessi in viaggio, insieme a oggetti domestici e strumenti di lavoro. Ogni articolo sembra custodire un frammento di storia, un momento di distrazione o un episodio di fretta che l’asta ha riportato alla luce.

Qual è il prezzo dell’asta degli oggetti smarriti a Milano

Uno degli aspetti più sorprendenti dell’iniziativa riguarda i prezzi: la maggior parte degli oggetti è stata proposta con basi tra i 2 e i 10 euro, un valore volutamente accessibile per dare nuova vita a ciò che altrimenti sarebbe rimasto abbandonato. Valigie, computer, macchine fotografiche, cuffie, racchette da tennis, skateboard e piccoli elettrodomestici sono stati aggiudicati con rilanci rapidi, spesso inferiori al costo di una semplice riparazione.

Accanto ai lotti più comuni, non sono mancati articoli insoliti, capaci di attirare l’attenzione dei presenti: un casco da parrucchiera completo di bigodini, una pedana vibrante, un tiralatte, e persino un paio di sci completi di attacchi, un oggetto che in molti hanno indicato come il simbolo dell’assurdo di questa edizione.

Le borse di marchi noti, come Gucci o Louis Vuitton, hanno suscitato un forte interesse, mentre strumenti tecnologici e console da gioco sono stati contesi dagli stockisti.

Alcuni articoli hanno raggiunto valori sensibilmente superiori, come un orologio d’oro la cui base è stata fissata a 750 euro: un’eccezione che ha messo in risalto il contrasto con i piccoli lotti da pochi spiccioli, dimostrando quanto eterogeneo sia il mondo degli oggetti dimenticati.

L’asta, conclusa oggi, ha ancora una volta mostrato come la città, pur nel suo ritmo frenetico, riesca a trasformare la distrazione in un’occasione di recupero. Dietro ogni oggetto passato di mano c’è una storia che Milano ha lasciato per strada mentre correva verso la fermata successiva.