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Locorotondo come Roccaraso? Esplode il caso dei pullman

Locorotondo, noto borgo pugliese, si è trovato lo scorso week-end invaso dai pullman turistici e in molti temono possa accadere come a Roccaraso

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Locorotondo, uno dei borghi più affascinanti della Puglia, si è conquistato negli ultimi anni un posto d’onore anche tra le mete turistiche natalizie più amate in Italia. Famosa per il suo centro storico circolare e per il bianco candido delle sue case, questa perla della Valle d’Itria è diventata ora una località molto frequentata non solo d’estate ma anche in inverno. Le luminarie artistiche che decorano i vicoli, le installazioni scenografiche e i negozi aperti attirano decine di migliaia di visitatori, in particolare nei weekend. Con questo boom di popolarità, però, arrivano anche i primi segnali di allarme sul fronte della gestione dei flussi turistici. C’è chi teme, quindi, che la località pugliese si possa trovare nella stessa situazione di Roccaraso l’anno scorso.

Il caso pullman a Locorotondo come Roccaraso?

Complici anche i social network, dove foto e video si moltiplicano tra Instagram e TikTok, Locorotondo è oggi una delle località più virali di questo periodo natalizio. Sembra che nell’ultimo fine settimana, complice anche il ponte dell’Immacolata, la città sia stata una meta molto frequentata. Secondo stime ufficiose, riportate da ‘La Repubblica’, sabato scorso si sarebbero registrate circa settemila presenze nel centro cittadino. Un numero impressionante se si considera la dimensione contenuta del borgo.

Ma è anche la gestione degli autobus turistici a preoccupare. Il fenomeno a molti ricorda quanto accaduto lo scorso anno a Roccaraso, località sciistica abruzzese, dove un afflusso turistico senza precedenti aveva creato disagi enormi. A Locorotondo, l’amministrazione ha previsto un sistema di prenotazione obbligatoria per i pullman, con un’area apposita per la sosta a pagamento.

Angelo Pugliese, della società che gestisce i parcheggi, ha spiegato a ‘La Repubblica’ che il 6 dicembre, ben 46 autobus hanno sostato regolarmente nell’area autorizzata, ma altri 30 hanno invece parcheggiato fuori dagli spazi consentiti, lungo la circonvallazione. Questi hanno così creato ingorghi scaricando i passeggeri in mezzo alla strada e rendendo poco scorrevole il traffico. Alle centinaia di autobus si sono sommate anche le auto private, molte delle quali lasciate in divieto di sosta o in spazi non consentiti.

Le dichiarazioni del sindaco di Locorotondo e le polemiche

A spiegare la situazione è intervenuto il sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano, sempre ‘La Repubblica’ ha ripreso le sue dichiarazioni: “Effettivamente abbiamo avuto qualche disagio”. Il primo cittadino ha però anche difeso le scelte dell’amministrazione e smentito ogni paragone con Roccaraso: “Non si può fare alcun paragone con quanto successo un anno fa a Roccaraso, la situazione è molto diversa.”

Bufano ha, inoltre, ricordato come l’iniziativa natalizia sia nata per volontà dei cittadini e dei responsabili delle attività del centro di Locorotondo: “Io posso capire i disagi, ma questa situazione nasce proprio dall’iniziativa di commercianti e residenti del centro storico che abbelliscono i vicoli.” Sempre su ‘La Repubblica’ si legge che il sindaco ha anche sottolineato i benefici economici della forte affluenza: “Il ritorno economico per la città è evidente.”Ma la questione è ormai una polemica molto accesa.

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Scatigna, è stato durissimo: “La situazione è completamente fuori controllo. C’è stata una vera e propria invasione che non è stata in alcun modo gestita”. Critiche pesanti arrivano anche dall’opposizione con le parole di Fabio Lotito, consigliere comunale, riportate da ‘La Repubblica’: “Abbiamo proposto di contingentare il numero di presenze, di rendere obbligatoria la prenotazione per gli autobus, ma le nostre proposte non sono state accolte. Adesso il borgo antico, che è molto piccolo, nel fine settimana è diventato una vera e propria giungla.”