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Cos'ha regalato Giorgia Meloni a Re Carlo: il curioso retroscena

Durante la visita ufficiale Re Carlo ha ricevuto da Giorgia Meloni un regalo insolito il cui significato è legato a un interessante retroscena

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Il regalo di Meloni a Re Carlo

Durante la visita ufficiale di Re Carlo III a Roma, è stato un gesto inatteso a catalizzare l’attenzione: il dono scelto da Giorgia Meloni per accogliere il sovrano. Consegnato nel contesto formale di Villa Doria Pamphilj, il regalo ha incuriosito per il suo carattere informale e per il significato attribuito al messaggio che lo accompagnava.

Il regalo di Giorgia Meloni a Re Carlo

L’incontro si è svolto nel rispetto dei protocolli ufficiali previsti per le visite di Stato, ma non sono mancati momenti dal tono più informale. Tra questi, la scelta del dono da parte della premier italiana: un vasetto di Nutella personalizzato. L’etichetta riportava il nome “Carlo” in caratteri dorati, mentre un secondo barattolo era destinato alla regina Camilla.

Il prodotto, confezionato con cura, è stato interpretato come un simbolo dell’identità culturale italiana, in grado di unire tradizione, semplicità e riconoscibilità internazionale; la scelta ha colpito per la sua originalità rispetto ai consueti omaggi di Stato, spesso legati ad arte, artigianato o prodotti d’eccellenza.

Il dono sarebbe stato accolto con favore dal sovrano: il sorriso di Re Carlo, ripreso nel momento della consegna, ha suggerito un apprezzamento spontaneo. Tuttavia, al momento non sono state diffuse note ufficiali sulla reazione formale del monarca al contenuto dell’omaggio.

Il retroscena dietro al regalo di Giorgia Meloni

Nella stessa giornata in cui ha ricevuto il dono, Re Carlo ha tenuto un discorso alle Camere, alternando citazioni storiche e letterarie a riferimenti affettuosi verso l’Italia. In questo scenario ufficiale, l’omaggio mattutino ha trovato comunque ampio spazio nei notiziari e sulle piattaforme digitali, attirando l’attenzione per il suo carattere inaspettato e per il messaggio associato.

In un secondo momento, intervenendo durante la cerimonia dei Premi Leonardo, Giorgia Meloni ha chiarito il contenuto del biglietto consegnato insieme ai due barattoli personalizzati. Il testo, redatto in tono familiare, proponeva al sovrano una sorta di rituale domestico per i giorni più grigi: indossare il pigiama preferito, rilassarsi sul divano, recuperare una serie tv lasciata in sospeso e gustare la Nutella con un cucchiaino. Un invito alla leggerezza, costruito su immagini quotidiane e sul bisogno di conforto.

Il dettaglio ha contribuito a spostare il focus del gesto dal prodotto al significato più ampio del messaggio, dove la scelta di affiancare all’omaggio una nota personale avrebbe trasformato l’episodio in una forma di comunicazione relazionale, capace di superare le consuete dinamiche protocollari.

Il dono si è distinto rispetto ai consueti omaggi diplomatici, sia per la sua natura, sia per il tono e le intenzioni che lo accompagnavano. La Nutella, marchio simbolo della cultura alimentare italiana, è stata scelta sia come rappresentazione del Made in Italy, sia come strumento per comunicare un’immagine del Paese più autentica e informale, capace di unire semplicità e rappresentanza.

Un oggetto quotidiano – una comune crema spalmabile – si è trasformato in veicolo di un messaggio più ampio, costruito attorno alla personalizzazione, alla leggerezza del linguaggio e all’effetto sorpresa. Un modo per accorciare le distanze attraverso un linguaggio simbolico: l’equilibrio tra informalità e rappresentanza è apparso calibrato, lasciando spazio a un dialogo che si è svolto anche attraverso piccoli gesti, e non solo nei discorsi ufficiali.