Allarme Pecorino romano: cosa sta succedendo
Scatta l'allarme Pecorino romano: comparto in difficoltà per dazi, aumento dei costi di produzione e rischio di ulteriori ribassi del prezzo del latte

Momento difficile per il Pecorino romano: Coldiretti Lazio ha evidenziato come il settore ovicaprino regionale stia attraversando una fase molto delicata, con gli allevatori in forte crisi per diversi fattori, a cominciare dai dazi.
Allarme Pecorino romano: cosa succede
La filiera del Pecorino romano sta vivendo una stagione molto complicata: l’impatto dei dazi al 25% sta mettendo in grande difficoltà un settore che deve già fare i conti con l’aumento dei costi di produzione e il rischio di ulteriori ribassi del prezzo del latte, oltre alle perdite registrate dalle aziende colpite dalla Blue Tongue nel corso dell’estate.
David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio, ha lanciato l’allarme sulla situazione nelle stalle, parlando anche delle difficoltà che stanno mettendo a dura prova gli allevatori:
“La situazione nelle stalle è tesa e ci arrivano quotidianamente segnali di forte preoccupazione – le parole di Granieri riportate dal sito ufficiale di Coldiretti Lazio – i nostri allevatori stanno affrontando una combinazione di fattori che rischia di minare la tenuta stessa del comparto. Per questo abbiamo già chiesto alla Regione di procedere rapidamente con le misure annunciate: non solo il sostegno al bando indigenti regionale, ma anche gli strumenti finanziari e gli interventi di valorizzazione già annunciati”.
Da Coldiretti Lazio sono arrivati segnali chiari sulla strada da seguire per aiutare tutto il comparto del Pecorino romano, presente nella lista dei prodotti Dop e Igp che valgono di più: si chiede di attivare tutti i livelli istituzionali in modo coordinato, così da evitare un possibile tracollo produttivo a salvaguardare, al tempo stesso, il reddito, l’occupazione e la continuità delle aziende ovicaprine del Lazio.
“Il Pecorino romano e il latte del nostro territorio rappresentano un patrimonio unico – ha dichiarato a chiare lettere il presidente Davide Granieri – e dobbiamo lavorare insieme per garantirne la sopravvivenza e la competitività. Ora servono risposte rapide e concrete”.
L’aiuto a livello nazionale
L’allarme lanciato da Granieri è arrivato dopo l’annuncio del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida di destinare 12,8 milioni di euro al bando indigenti per sostenere tutta la filiera del Pecorino romano: 5,38 milioni di euro subito e 7,4 milioni di euro nel 2026.
Quanto disposto dal Ministro è una boccata d’ossigeno in un momento di grande tensione per gli allevatori: la misura conferma la volontà dello Stato di affiancare i produttori colpiti dai dazi e dalle distorsioni del mercato. A tal proposito Guarnieri ha accolto positivamente l’annuncio di Lollobrigida:
“Accogliamo con favore la scelta del Governo e ringrazio il ministro Lollobrigida per l’attenzione dimostrata al comparto. Questa decisione offre un primo argine alle difficoltà che stanno investendola filiera. È un segnale che va nella direzione giusta, ma serve che anche la Regione faccia la sua parte e metta subito in campo gli strumenti necessari a proteggere gli allevatori del Lazio”.
Lo stesso Ministro, sulla questione, ha dichiarato: “Diamo sempre massima attenzione alle nostre eccellenze e la diamo anche alla filiera del Pecorino romano, sostenendola in un momento di potenziale difficoltà. Io personalmente e con l’azione del governo abbiamo chiesto al Commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic di tentare ogni azione possibile per portare i dazi americani a zero sui nostri prodotti di punta dell’Agroalimentare di cui il Pecorino fa certamente parte. Nel frattempo sosteniamo la filiera concretamente”.
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