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L'aereo più grande del mondo verrà costruito in Italia

L'aereo più grande al mondo verrà costruito in Italia: si tratta di WindRunner, un cargo progettato per trasportare carichi di eccezionali dimensioni

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Motore aereo

L’aereo più grande al mondo nascerà in Italia: il suo nome è WindRunner, un cargo progettato per trasportare carichi di eccezionali dimensioni, come le pale eoliche per gli impianti di nuova generazione.

L’aereo più grande al mondo verrà costruito in Italia

La realizzazione di quello che sarà l’aereo più grande del mondo è affidata a Radia, startup americana nata nel 2016 a partire dagli studi condotti da parte di Mark Lundstrom, professore del Mit di Boston esperto in energie rinnovabili.

Il World Economic Forum di Davos ha selezionato la startup ad alto potenziale di crescita: negli Stati Uniti capita spesso che le ricerche di uno scienziato escano dai laboratori per trasformarsi in una vera impresa. Radia ha poi successivamente scelto l’Italia come la base più adatta dove assemblare e far decollare WindRunner, aereo a carico frontale lungo 108 metri e con un’apertura alare di 80 metri, e un’autonomia in volo di 2.000 chilometri.

L’obiettivo di Radia è quello di aprire un nuovo mercato con la realizzazione di un cargo alto quasi come un palazzo di quattro piani. Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, sono già stati sottoscritti degli accordi con Leonardo che costruirà la fusoliera dell’aereo, con Magnaghi Aerospace per il carrello e con realtà spagnole, olandesi e inglesi per altri elementi.

L’Italia sarà il centro di assemblaggio dell’aereo, in modo particolare la Puglia con lo stabilimento di Grottaglie in pole position, anche se saranno coinvolte altre regioni come la Campania e la Calabria, quest’ultima sul fronte dei progetti di formazione.

La costruzione di WindRunner sul suolo italiano andrà a rimpolpare la filiera industriale già esistente, sulla quale potrebbero arrivare investimenti per diversi miliardi di euro, oltre a una ricaduta occupazionale di 2.500 posti di lavoro, senza considerare l’indotto che andrebbe a quintuplicare le stime.

Le date del progetto

Giuseppe Giordo, Presidente e Ceo di Radia per l’Europa e l’Italia, ha parlato così del progetto: “Entro la fine di quest’anno saremo operativi per cominciare la produzione nel 2029 e garantire le prime consegne nel 2030 – si legge sul ‘Corriere della Sera’ – ogni anno realizzeremo cinque aerei per un totale di 120 WindRunner che saranno poi gestiti dalla casa madre americana per effettuare le consegne delle mega pale eoliche”.

Lo stesso Giordo, dopo aver dichiarato che “Fatte le debite proporzioni, è lo stesso percorso di Elon Musk con la Tesla agli inizi”, ha inoltre spiegato: “La visione e l’ambizione di Radia, sostenuta da una tecnologia rivoluzionaria come WindRunner, rappresenta una sfida coraggiosa. L’azienda crede nell’Italia anche se dobbiamo accelerare sui nostri tempi burocratici, che per gli americani risultano sempre incomprensibili. L’Europa si sta dimostrando un’area strategica per il futuro di Radia e l’Italia un partner fondamentale non solo per la sua capacità industriale ma anche per l’impegno condiviso ad accelerare la transizione energetica”.

Giordo è un top manager di lungo corso e durante la sua carriera è stato ai vertici di aziende internazionali del calibro di Alenia North America, Alenia Aermacchi e Saudi Arabian military industries: adesso il suo compito è quello di guidare le operazioni del gruppo Radia in Italia per la costruzione dell’aereo più grande del mondo