A Molteno scatta la rivolta per la via dedicata a Lucio Battisti
A Molteno, in Brianza, la giunta comunale ha deciso di intitolare una via al cantante Lucio Battisti ma alcuni cittadini non sarebbero d'accordo

Lucio Battisti, voce inconfondibile e innovatore della musica italiana, continua a far discutere anche a ventisei anni dalla sua scomparsa. Nato a Poggio Bustone nel 1943, il cantautore ha trascorso gran parte della sua vita in Brianza, a Molteno, piccolo comune lecchese. Qui ha vissuto per venticinque anni, nella villa al Dosso di Coroldo, accanto a quella del suo storico paroliere Mogol (Giulio Rapetti). Oggi il suo nome torna al centro delle cronache per una nuova polemica cittadina: la decisione dell’amministrazione comunale di intitolargli una via. Ma non tutti i cittadini sarebbero d’accordo e così è stata scritta una petizione contro la scelta.
La via intitolata a Battisti provoca il malcontento di alcuni cittadini
Molteno, 3.500 abitanti nella Brianza lecchese, è il paese che Lucio Battisti aveva scelto come rifugio e dove è morto nel 1998. Nonostante la memoria ancora viva tra i suoi fan, il rapporto tra il Comune di Molteno e la famiglia Battisti è stato spesso complesso, segnato da battaglie legali e malintesi. Emblematico, ad esempio, è stato il caso del Festival Battisti, a lungo conteso dagli eredi dell’artista. La sentenza della Cassazione ha, però, alla fine dato ragione al Comune.
Proprio per questo, la recente decisione del sindaco Giuseppe Chiarella e della giunta di intitolare un tratto di via Aldo Moro a Lucio Battisti era pensata anche come gesto di riconciliazione. Questo avrebbe dovuto rappresentare la chiusura simbolica di una lunga stagione di incomprensioni, ma così non è stato. La delibera comunale prevede, infatti, di rinominare il tratto di strada che conduce alla villa del cantautore. La proposta, però, ha incontrato la resistenza di una parte dei residenti.
Questi hanno denunciato una mancanza di comunicazione e di trasparenza da parte dell’amministrazione. Come riporta il ‘Corriere della Sera’, il malcontento è esploso con la presentazione di una petizione ufficiale, sottoscritta da 117 cittadini. I promotori si rivolgono direttamente al sindaco e alla Prefettura, chiedendo di sospendere l’iter per la nuova intitolazione. Tra le motivazioni principali, si segnalano i disagi pratici derivanti dal cambio di indirizzo e la totale assenza di confronto con i residenti prima della decisione.
La petizione dei cittadini e la risposta del Comune
Nella petizione, i cittadini di Molteno non si limitano, però, alle questioni pratiche. Richiamano anche il doloroso contenzioso che, dopo la morte del cantautore, ha segnato i rapporti tra gli eredi e il paese. Nel testo, riportato dal ‘Corriere’ si legge infatti un passaggio significativo: “Le vicende — conclude la petizione — che hanno contraddistinto il periodo seguito alla scomparsa di Battisti, le vie legali per impedire che il Comune promuovesse qualsiasi iniziativa per ricordare l’artista, così come il gesto della traslazione dei poveri resti hanno colpito tutta la comunità moltenese, offendendola dopo decenni di pacifica e rispettosa convivenza.”
Il riferimento è alla decisione della vedova, Grazia Letizia Veronese, di trasferire la salma del marito in un luogo segreto dopo le polemiche con l’amministrazione. Un atto vissuto da molti moltenesi come una ferita simbolica. Oggi, però, il sindaco Chiarella ha provato a invitare tutti alla riconciliazione: “È arrivato il momento di sanare i rancori del passato onorando la memoria di Battisti”, si legge sempre nell’articolo del ‘Corriere della Sera’.
Il primo cittadino ha anche rassicurato i residenti sulle presunte difficoltà burocratiche e su eventuali disagi: “Non ce ne saranno, grazie alla semplificazione digitale.” Chiarella ha infine annunciato l’intenzione di convocare i cittadini per un incontro pubblico, precisando che tra le 117 firme raccolte, 44 appartengono a persone non residenti a Molteno.
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