Ingresso a Sirmione a pagamento: la proposta dopo le polemiche
Sirmione valuta l’introduzione di un ticket a pagamento per i turisti giornalieri dopo le polemiche legate al caos del ponte del primo Maggio
Il ponte del primo Maggio ha portato a Sirmione un afflusso di visitatori ben superiore alla media stagionale, con 40mila persone in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di fronte al rischio che simili situazioni si ripetano, le istituzioni locali hanno iniziato a valutare ipotesi di gestione più strutturata dei flussi turistici, tra cui quella di un ingresso a pagamento per i visitatori giornalieri.
Perché Sirmione valuta un biglietto d’ingresso per i turisti
A seguito delle criticità emerse nei giorni del ponte, l’assessore alla Sicurezza Massimo Padovan ha espresso la necessità di aprire una riflessione sulla regolazione degli accessi. Il modello, secondo quanto illustrato dall’amministrazione, si ispira a quello adottato in alcune città d’arte, con l’obiettivo di contenere il turismo mordi e fuggi e tutelare la qualità della vita dei residenti.
Come riportato sul ‘Corriere della Sera’, Padovan ha proposto: “Un sistema di prenotazione obbligatoria per l’accesso al centro storico nei giorni di massima affluenza, con contingenti per i visitatori giornalieri” e “la revisione del sistema dei parcheggi, con tariffe intelligenti e differenziate per incentivare la rotazione e scoraggiare la sosta prolungata di chi non pernotta”.
L’assessore ha inoltre chiarito che l’introduzione di un’eventuale tassa di ingresso riguarderebbe solo i visitatori giornalieri, escludendo residenti, lavoratori, proprietari di seconde case e turisti che pernottano. “C’è dialogo costante” con la sindaca, ha sottolineato Padovan, e “all’interno dell’amministrazione c’è consapevolezza comune che il fenomeno dell’overtourism vada gestito con attenzione”.
Ha poi aggiunto: “Ho il dovere di analizzare le criticità e mettere sul tavolo idee e strumenti che possano migliorare l’equilibrio tra accoglienza turistica e qualità della vita”. Il sistema di pagamento, ha spiegato, dovrebbe essere “semplice, digitale e integrato con altri servizi” e le tariffe “non punitive ma equilibrate”.
Padovan ha infine annunciato “la convocazione già nelle prossime settimane di un primo incontro operativo con tutti i soggetti coinvolti per definire un percorso condiviso”.
Le reazioni politiche alla proposta di ingresso a pagamento
La sindaca di Sirmione, Luisa Lavelli, ha confermato l’esistenza di una collaborazione amministrativa con Padovan, ma ha precisato che nessuna decisione è stata ancora formalizzata.
Come dichiarato: “Con l’assessore Padovan c’è affinità amministrativa ma le proposte da lui avanzate devono essere prima discusse con la giunta e con le associazioni di categoria, come lui stesso ha giustamente ricordato. Le scelte non possono essere calate dall’alto e ad oggi la tassa d’accesso, a cui in realtà si pensa da tempo, non rispecchia la decisione finale del comune di Sirmione. È una delle ipotesi, dobbiamo capire quale sia la più efficace”.
Lavelli ha inoltre incontrato il prefetto di Brescia, Andrea Polichetti, per valutare strategie volte a limitare l’accesso delle auto ai parcheggi nelle aree prossime al centro storico; l’obiettivo condiviso è quello di evitare un nuovo congestionamento nei periodi di maggiore affluenza.
Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri di minoranza Roberto Campagnola e Sofia Ermogene, che hanno chiesto un coinvolgimento attivo della cittadinanza: “Chiederemo al sindaco di convocare un consiglio comunale aperto che possa rappresentare un’occasione di ascolto e dialogo. Fondamentale che i cittadini, gli operatori economici, i rappresentanti delle categorie produttive e associative possano avere la possibilità di intervenire. Sirmione merita un modello di gestione partecipato, moderno e sostenibile. Questo è il momento per aprire una fase nuova”.
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