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Chef Barbieri a Le Iene: lo sfogo sulla Terza Stella Michelin

Bruno Barbieri si racconta a 'Le Iene' e svela la sua più grande delusione professionale: la mancata conquista della prestigiosa terza stella Michelin

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Bruno Barbieri e il rimpianto per la terza stella Michelin

Nella puntata de ‘Le Iene’ andata in onda mercoledì 11 marzo su Italia 1, lo chef Bruno Barbieri si è raccontato in un’intervista esclusiva con l’inviato Nicolò De Devitiis, che lo ha raggiunto nella sua casa di Bologna. Durante le 48 ore trascorse insieme, Barbieri ha condiviso aspetti inediti della sua vita privata e professionale, rivelando anche la sua più grande delusione: non aver mai ottenuto la terza stella Michelin.

Com’è iniziato il viaggio di Bruno Barbieri tra le stelle Michelin

Bruno Barbieri, nato a Medicina nel 1962, ha costruito una carriera solida e prestigiosa nel panorama gastronomico italiano. Dopo il diploma alla scuola alberghiera di Bologna, nel 1979 ha intrapreso la sua esperienza lavorativa come secondo cuoco su una nave da crociera, viaggiando per il mondo e confrontandosi con culture culinarie diverse.

Tornato in Italia, ha perfezionato le sue competenze in diversi locali della riviera romagnola e, successivamente, alla Locanda Solarola di Castel Guelfo, dove il ristorante ha ottenuto due stelle Michelin per due anni consecutivi.

Il percorso di Barbieri prosegue al ristorante Il Trigabolo di Argenta, sotto la guida dello chef Igles Corelli; qui ha avuto l’opportunità di affinare ulteriormente la propria cucina, contribuendo a conquistare altre due stelle Michelin. Dopo anni di successi, ha fondato il ristorante Arquade nell’Hotel Villa del Quar a Verona, che ha mantenuto due stelle Michelin e ricevuto tre forchette dal Gambero Rosso.

Barbieri è anche noto per le sue numerose partecipazioni televisive, tra cui MasterChef Italia, Junior MasterChef Italia e 4 Hotel, diventando uno dei volti più riconoscibili della cucina italiana contemporanea.

Perché la terza stella Michelin è il rimpianto di Barbieri

Nonostante i riconoscimenti accumulati nel corso degli anni, Barbieri ha ammesso che il mancato raggiungimento della terza stella Michelin rappresenta una delusione significativa nella sua carriera. “Il fatto di non aver mai preso tre stelle Michelin, un neo che ho nella carriera”, ha confessato lo chef, evidenziando quanto questo traguardo mancato abbia lasciato un segno profondo.

Durante il confronto con l’inviato de ‘Le Iene’, De Devitiis ha cercato di minimizzare la questione, definendola “una cavolata”, ma Barbieri ha risposto con fermezza: “Ma sei pazzo? Non ce l’ho fatta, ma ormai è troppo tardi. Uno chef dà il meglio di sé dai 35 ai 54 anni circa. Dopodiché è finita, ti impegni una vita e dedichi tutto”.

Parole che riflettono il rigore e la dedizione necessari per emergere nel mondo dell’alta cucina, e anche il peso emotivo e personale che la mancata conquista di una terza stella può rappresentare per un professionista del settore. La dichiarazione di Barbieri, riportate su ‘Fanpage’, offre uno spaccato sulle sfide e sulle pressioni costanti a cui sono sottoposti gli chef stellati, dove la ricerca della perfezione e il desiderio di superarsi diventano parte integrante della quotidianità.

L’intervista a ‘Le Iene’ ha toccato anche altri aspetti personali della vita di Barbieri. Tra le curiosità emerse, la passione dello chef per i profumi. Sul fronte personale, Barbieri ha parlato delle scelte di vita che lo hanno portato a non costruire una famiglia tradizionale.

Ha spiegato che la dedizione alla carriera lo ha spinto a rinunciare ad alcune esperienze personali. “Per me la famiglia è quando hai dei figli a casa, li porti a giocare a pallone la domenica. Come avrei potuto farlo? Avrei dovuto rinunciare a delle cose. Farlo ora? Ma poi cosa fa, mi chiama bisnonno?”, ha commentato con la consueta ironia.