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Cento cavallucci marini rilasciati nel Mar Piccolo di Taranto

Cento esemplari di cavallucci marini nati e allevati presso l'Acquario di Genova sono stati rilasciati nel Mar Piccolo di Taranto: è la seconda volta

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Cavalluccio marino

I cavallucci marini tornano a casa: per il secondo anno consecutivo gli esemplari nati e allevati presso l’Acquario di Genova fanno ritorno nel Mar Piccolo di Taranto.

Dall’Acquario di Genova al Mar Piccolo di Taranto: i cavallucci marini tornano in libertà

La seconda reintroduzione avviene dopo quella già avvenuta nel maggio del 2024: nell’ambito di una serie di progetti di conservazione che vedono coinvolti l’Acquario di Genova, il Comune di Taranto, il CNR/IAS di Palermo, l’azienda danese Rockwool, la fondazione ambientalista One Ocean Foundation e l’Università di Bari, cento cavallucci marini sono stati rilasciati nel mare di Taranto.

Fino a pochi anni fa il Mar Piccolo ospitava una delle più grandi popolazioni di cavallucci marini del Mar Mediterraneo, ma a partire dal 2016 nell’area è stata registrata una forte diminuzione della loro densità: la popolazione è scesa di quasi il 90% per diversi fattori, su tutti il degrado ambientale e la pesca intensiva.

A riprendere quella che sembra una sorta di danza della libertà dei cavallucci marini rilasciati nel Mar Piccolo di Taranto sono stati degli operatori: i video regalano uno spettacolo unico e sempre più raro, alla luce dei rischi che riguardano la specie. Quelli rilasciati nel mare della Puglia sono esemplari giovani di Hippocampus hippocampus di circa 6 mesi di età.

Le operazioni di rilascio sono partite dal Molo Ex Idroscalo Bologna gestito dalla Scuola Volontari Aeronautica Militare: gli esemplari sono stati reintrodotti in una delle tre macroriserve create nel 2024 all’interno del Parco Regionale del Mar Piccolo, con l’obiettivo di favorire la protezione di questa specie.

Nell’area è stato installato anche un ‘seahorses hotel‘, l’equivalente marino degli hotel per api solitarie: si tratta di una struttura finalizzata a fornire appigli e rifugio ai cavallucci marini, favorendo le loro attività di predazione.

Rischio estinzione per i cavallucci marini: le cause

Come detto sono diverse le cause che hanno portato alla sensibile riduzione della popolazione di cavallucci marini nel Mar Piccolo di Taranto: oltre ai fenomeni naturali come il riscaldamento globale, a contribuire al collasso delle popolazioni sono state anche le catture accidentali derivate dalla pesca artigianale, la frammentazione degli habitat e il commercio illegale di organismi marini del Mediterraneo.

Dall’Acquario di Genova, a tal proposito, hanno fatto sapere che: “L’insieme di questi fattori rappresenta una temibile minaccia per la conservazione delle popolazioni dei cavallucci marini del Mediterraneo – si legge su ‘Fanpage’ – senza opportuni interventi e iniziative, potrebbe potenzialmente portare le popolazioni sull’orlo dell’estinzione. Per fare fronte a questa minaccia, sono state attuate iniziative specificamente mirate alla salvaguardia e alla conservazione dei cavallucci marini”.

La prima operazione di reintroduzione di cavallucci marini era avvenuta nel maggio del 2024: in quell’occasione sono stati liberati in mare oltre 160 esemplari di Hippocampus guttulatus. L’evento fu un passo importante per gettare le basi per il rilascio successivo, quello avvenuto quest’anno.

Il futuro della specie è un argomento molto importante per lo staff di biologi e veterinari dell’Acquario di Genova che in collaborazione con il CNR e l’Università di Bari, ha condotto degli studi etologici sulla specie, mettendo anche a punto il protocollo di riproduzione.