Allarme processionaria in Italia: i rischi per uomini e cani
Allarme processionaria in Italia: ecco quali sono i rischi per gli uomini e per i cani, in che modo comportarsi in caso di contatto e come si combatte
Si torna a parlare dei pericoli legati alla processionaria in Italia: quali sono i rischi per l’uomo e per gli animali riguardo i bruchi del lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae.
Allarme processionaria in Italia
La processionaria da giovane si presenza come una larva che può avere una lunghezza da uno a tre centimetro e mezzo, ricoperta di numerosi peli irritanti sia per gli uomini che per gli animali, utilizzati come tecnica di difesa.
I gruppi di larve si spostano prevalentemente in fila indiana, andando a formare una sorta di processione: il nome processionaria si deve proprio a questa caratteristica. Solitamente le larve sono attive di notte, mentre di giorno preferiscono trattenersi al riparo all’interno del nido.
Con l’arrivo della primavera, le larve di processionaria sono molto voraci e causano forti defogliazioni: una volta giunte a maturità abbandonano definitivamente il nido per dirigersi lungo il tronco degli alberi in file lunghe anche svariati metri.
La processionaria attacca tutte le specie che appartengono al genere Pinus, mostrando una certa preferenza nei confronti di Pinus nigra e Pinus sylvestris. La lotta a questo insetto è obbligatoria in Italia, nelle aree ritenute a rischio infestazione a partire dal 1998.
Sono diversi i modi in cui si può combattere la processionaria, a cominciare dai trattamenti insetticidi diretti sulle larve all’aperto. Eliminare le larve morte è un’operazione che si effettua con la massima cautela: anche se il metodo migliore consiste nel bruciarle, i residui carbonizzati possono risultare ugualmente urticanti e per questo motivo bisogna evitare di restare sottovento o nelle vicinanze del falò con qualsiasi parte del corpo scoperta, anche il viso e gli occhi. Esistono, inoltre, altri metodi di tipo biologico, biotecnologico, meccanico e chimico per combattere le processionarie.
I rischi per uomini e cani
Il contatto con le processionarie può essere rischioso sia per gli esseri umani che per gli animali. Le processionarie sono ricoperte da peli urticanti e il contatto con la pelle o le mucose può provocare infiammazioni, dermatiti e reazioni allergiche.
Per quanto riguarda l’uomo, se i peli della processionaria entrano a contatto con la pelle, provocano una fastidiosa reazione urticante e in caso di allergia, la reazione potrebbe anche provocare uno shock anafilattico. Qualora una persona dovesse venire a contatto con le processionarie, il consiglio è quello di risciacquare la parte interessata e chiamare immediatamente un medico o il 118 per essere guidati su come comportarsi nelle fasi successive.
Reazione diversa, invece, in caso di contatto con i cani: si può arrivare anche a una vera e propria necrosi del tessuto cellulare. I cani, specialmente quando sono liberi di girare per giardini o nelle aree verdi delle città, possono imbattersi con facilità nei bruchi: sintomi come vomito, diarrea, stanchezza cronica e ingrossamento della lingua sono effetti collaterali che possono richiedere l’intervento di un veterinario.
Nel momento in cui un cane manifestasse sintomi legati al contatto con la processionaria, per prima cosa è bene indossare dei guanti e fare dei lavaggi sulla parte interessata con acqua (oppure una soluzione di acqua e bicarbonato) per poi recarsi tempestivamente da un veterinario.
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