Venezia, al via il ticket d'ingresso per i turisti: quanto costa
A Venezia anche quest'anno è entrato in vigore il pagamento di un ticket di ingresso per accedere alla città: ecco costi e modalità di pagamento
Venezia una tra le città più affascinanti e visitate al mondo è anche una delle più fragili. L’equilibrio del suo ecosistema, in particolare, è minacciato da anni dal fenomeno dell’overtourism. Per questo, dopo anni di discussioni, sperimentazioni e rinvii, il Comune ha deciso di introdurre un ticket di ingresso. Da venerdì 18 aprile 2025, è tornato operativo il ticket d’accesso per i turisti giornalieri, un contributo pensato per regolare gli accessi e rendere la fruizione della città più sostenibile.
Quanto costa il ticket di ingresso a Venezia
Dal 2024 Venezia è diventata la prima città al mondo a introdurre un ticket di ingresso per i visitatori giornalieri. Una mossa fatta per cercare di gestire l’affollamento turistico della laguna che vanta un territorio tanto affascinante quanto fragile. L’iniziativa, tra l’altro, viene guardata con interesse anche da altre località italiane come Napoli che negli ultimi tempi si è trovata a dover affrontare il problema dell’overtuorism.
A Venezia quest’anno il costo del contributo d’accesso varia a seconda di quanto in anticipo viene effettuata la prenotazione. Chi si registra entro il quart’ultimo giorno rispetto alla data della visita può usufruire di una tariffa agevolata di 5 euro a persona. Chi invece decide di visitare la città sotto data, ad esempio il giorno prima o lo stesso giorno, dovrà versare la tariffa intera di 10 euro. Il ticket vale esclusivamente come accesso alla città per chi non soggiorna a Venezia e vuole visitarla in giornata. A questo importo vanno naturalmente aggiunte le spese per spostamenti interni, come biglietti per i vaporetti, ingressi a musei o attrazioni.
Stando ai dati condivisi dal ‘Corriere della Sera’ in questi giorni c’è stato un vero e proprio boom di prenotazioni: in poche giornate sono stati emessi quasi 62.000 QR code. Soltanto tra martedì e mercoledì della settimana scorsa, oltre 850 persone hanno prenotato. Il Comune segnala che per ogni prenotazione sono stati richiesti all’incirca tre ticket d’ingresso, un segnale che si tratta spesso di famiglie o piccoli gruppi in gita.
Il contributo per accedere a Venezia non si paga sempre, stando a quanto deciso dall’amministrazione si applica solo in alcune giornate dell’anno che erano 29 nel 2024 e sono diventate 54 nel 2025. Per quest’anno il ticket viene richiesto da venerdì 18 aprile tutti i giorni fino al 4 maggio, poi solo nei fine settimana fino al 27 luglio. A questo vanno aggiunti grandi eventi come il Redentore quando è richiesta comunque la prenotazione tramite portale. L’iniziativa, quindi, è pensata per intercettare i picchi turistici.
Come si paga e chi deve prenotare
Il sistema di prenotazione è tramite una piattaforma online. I visitatori devono registrarsi sul portale ufficiale del Comune all’indirizzo (cda.ve.it), inserire i dati richiesti e pagare la quota prevista. Alla fine della procedura si riceve un QR code che verrà richiesto ai controlli attivi nei punti di accesso principali alla città. L’amministrazione ha spiegato che verifiche agli ingressi vengono fatte in punti strategici come piazzale Roma e la stazione ferroviaria di Santa Lucia, ma anche agli attracchi dei battelli. Non tutti devono pagare o registrarsi per accedere dato che ci sono delle esenzioni.
I turisti che pernottano in laguna non devono pagare il contributo di ingresso dato che pagano già la tassa di soggiorno. I residenti in Veneto sono esentati e non devono più accreditarsi nella piattaforma come richiesto in precedenza. Per i residenti in regione sarà sufficiente esibire un documento d’identità in caso di controllo. Diverso invece per i lavoratori pendolari, gli studenti fuori sede, i possessori di seconde case, i parenti di residenti, i domiciliati e i membri di società sportive: per queste categorie è ancora necessario richiedere il QR code d’esenzione. Rimane esente dal pagare il ticket anche chi si reca solo nelle isole lagunari come Murano e Burano: per queste mete il contributo d’accesso non è richiesto.
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