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Squalo bianco avvistato a Malta: "Presente anche in Sicilia"

Un esemplare di squalo bianco è stato avvistato a pochi metri dalla costa di Sliema a Malta, ma secondo gli esperti sarebbe presente anche in Sicilia

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

squalo bianco

Negli ultimi anni, gli avvistamenti di squali nel Mar Mediterraneo sono diventati sempre più frequenti, suscitando un misto di curiosità ma anche preoccupazione tra residenti e turisti. Dalle coste del Lazio alla Sicilia, passando per le acque di Malta e della Tunisia, diverse segnalazioni, spesso documentate da video virali, raccontano la presenza di questi predatori marini A far discutere in questi giorni, però, è l’ultimo avvistamento di un grande squalo bianco a Malta. L’evento ha così riacceso il dibattito su presenza di questa specie anche nel nostro mare.

Nuovo avvistamento a Malta: squalo bianco vicino alla costa

Era inizio maggio quando in Italia sui social molti parlavano dell’avvistamento di squali in due località della penisola. Uno è avvenuto a Metaponto in Basilicata l’altro nei pressi di Anzio nel Lazio. In questi giorni l’argomento è di nuovo alla ribalta per un altro avvistamento avvenuto a Malta.

Sabato 10 maggio 2025, un grande squalo bianco è stato avvistato a pochi metri dalla costa di Sliema, una delle località balneari più frequentate dell’isola di Malta. Il video, girato dai gestori di un lido, mostra il grosso esemplare nuotare vicino alla riva. Nonostante le immagini non siano chiarissime, alcuni frame mostrano distintamente la tipica punta bianca del muso, il dorso grigio e il ventre bianco. Tutti tratti distintivi della specie Carcharodon carcharias, ovvero lo squalo bianco.

Il video ha fatto il giro dei social nel giro di poche ore, alimentando timori legati alla sicurezza dei bagnanti. Secondo gli esperti, però, non c’è motivo di panico.

Lo squalo bianco è presente anche in Sicilia: parla l’esperto

Per chiarire la situazione, ‘Fanpage’ ha intervistato il biologo marino Massimiliano Bottaro, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e coordinatore del progetto europeo Life Elife, che si occupa della conservazione degli squali. Bottaro ha confermato che si tratta con ogni probabilità di uno squalo bianco. “A volte il clamore siamo noi stessi a crearlo”, ha affermato l’esperto. “Lo squalo bianco c’è sempre stato nel Mediterraneo, è una presenza storica nel tratto di mare tra Malta e lo Stretto di Sicilia.”

Questa dichiarazione smentisce l’idea, ancora molto diffusa, che gli squali siano estranei al nostro mare. In realtà, come spiegato dal ricercatore del progetto Life Elife, la percezione della loro presenza è aumentata soprattutto grazie alla diffusione dei social media e alla facilità con cui oggi possiamo filmare tutto con uno smartphone. La presenza dello squalo bianco nel Mediterraneo, inoltre, non deve essere letta solo come un elemento di allarme, ma come un indicatore della salute del mare.

Secondo quanto raccontato da Bottaro “l’ultimo incontro documentato con uno squalo bianco risale a circa due mesi fa, mentre un anno fa al largo di Lampedusa alcuni pescatori hanno liberato un giovane esemplare rimasto impigliato nelle reti”. Questo dato è particolarmente significativo perché conferma la riproduzione attiva della specie nel Mediterraneo. In particolare nel Canale di Sicilia già a fine 2024 un’indagine scientifica internazionale aveva confermato la presenza di una colonia stabile di squali bianchi.

E per quanto riguarda la pericolosità per l’uomo? Bottaro ha spiegato: “In realtà siamo noi a rappresentare una minaccia per loro. Gli attacchi mortali sono rari e statisticamente irrilevanti, soprattutto se rapportati ai milioni di persone che ogni anno si immergono nel Mediterraneo”. Il biologo poi ha sottolineato come, in realtà, il problema sia rappresentato dalla pesca accidentale, che ogni anno uccide molti squali. È proprio su questo aspetto, ovvero sull’impatto della pesca nell’ecosistema, che il programma Life Elife si sta concentrando.