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Nel mare di Miseno spunta Cassiopea, la medusa uovo fritto

Nel mare di Miseno, frazione di Bacoli in Campania, è spuntata Cassiopea, la medusa uovo fritto: una specie dall'aspetto particolare e suggestivo

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Nelle acque di Miseno è spuntata Cassiopea, la medusa uovo fritto: l’avvistamento è stato ripreso con un video poi pubblicato sui social.

Nel mare di Miseno è spuntata Cassiopea, la medusa uovo fritto

Come riferito da ‘Repubblica’, l’utente @dario_grande di Instagram ha pubblicato il video di Cassiopea, la medusa filmata nelle acque del mare di Miseno, frazione del comune di Bacoli appartenente alla città metropolitana di Napoli.

Il video è corredato dal seguente post: “Nelle acque di Miseno ho incontrato una creatura speciale, Cassiopea, la meduse uovo fritto – un piccolo miracolo del Mediterraneo. Elegante, innocua, luminosa con un sole sott’acqua. Mentre la guardavo danzare lentamente, ho sentito tutta la magia del mare. Un incontro semplice ma capace di emozionare”.

Le immagini del video sono state girate al largo di Bacoli, in Campania: protagonista la Cassiopea, una delle meduse più comuni del Mar Mediterraneo, ma non per questo facile da avvistare.

Il nome scientifico della Cassiopea è Cotylorhiza tuberculata ma viene chiamata anche la medusa uovo fritto, per via della forma del suo corpo: un ombrello a forma di disco bianco, con una gobba rotonda, un rigonfiamento giallo o arancio al centro molto simile al tuorlo di un uovo su una padella.

Il colore in alcune occasioni può essere verdastro per la presenza di zooxantelle. Generalmente le meduse Cassiopea possono raggiungere i 30 centimetri di diametro e non presentano tentacoli: sono ricche di braccia che si dipartono dai quattro lobi della bocca, alcune sottili che terminano con un bottoncino di colore blu o viola.

Cosa fare se si incontra una Cassiopea

La medusa Cassiopea non rappresenta una minaccia per gli esseri umani: pur essendo una specie urticate, il contatto con i suoi tentacoli può provocare in linea di massima pizzicori o lievi irritazioni.

Qualora si entrasse a contatto con un esemplare di medusa uovo fritto, è consigliabile lavare la parte interessata con acqua salata, senza strofinarla e monitorando la zona per vedere se si verificano eventuali reazioni. In caso di allergia, o di dolori persistenti, è sempre bene consultare il parere di un medico.

Per via dell’importante ruolo che tale medusa svolge nell’ecosistema marino, diversi esperti hanno suggerito di non catturarla, consigliando di cercare di portarla dove l’acqua è più alta nel caso in cui l’incontro dovesse avvenire in prossimità della riva.

L’eventuale presenza massiccia di meduse Cassiopea può ostacolare la balneazione, le attività turistiche e la pesca. Specie tipica del Mar Mediterraneo, la Cassiopea è oggetto di studio per la sua particolare biologia: durante i mesi estivi è tra le più osservate del Mare Nostrum, in quanto spesso è possibile avvistare grandi gruppi di esemplari nelle acque calme vicino alla superficie.

Diversi avvistamenti della medusa uovo fritto in Italia risalgono all’estate del 2024, quando le segnalazioni sono arrivate da diverse zone del Paese come la Sicilia, la Sardegna e anche la Puglia. La Cassiopea predilige le acque calde e per questo motivo la sua presenza è aumentata negli ultimi anni, per via dei cambiamenti climatici che hanno fatto innalzare le temperature dei mari.