Maltempo a Venezia: l'idea del baccalà solidale
Splendida iniziativa lanciata da un ristorante di Firenze per raccoglie fondi e aiutare i cittadini del capoluogo veneto

Il maltempo si è abbattuto sul nord Italia e su Venezia, città che sta vivendo di nuovo l’incubo dell’acqua alta. Nelle ultime ore sono in tanti a mobilitarsi per aiutare i cittadini veneziani in un momento di gravi difficoltà.
Tra questi c’è anche Paolo Gori del Ristorante Burde di Firenze che per portare un aiuto concreto propone il baccalà solidale. Si tratta di un’iniziativa nata quasi per gioco ma con una finalità nobile: dare una mano a Venezia in questi giorni drammatici. Paolo Gori, sui suoi profili social ha lanciato l’idea, spiegando modalità e scopo.
L’iniziativa proposta dal Ristorante Burde di Firenze si chiama “Un baccalà per Venezia“. Il locale offre un piatto di baccalà mantecato ai propri clienti, al prezzo di 5 euro: il ricavato verrà devoluto interamente alla ricostruzione post-allagamento di Venezia. La macchina della solidarietà, grazie all’annuncio arrivato via social network, si è già messa all’opera.
E non finisce qui: Marco Gemelli, direttore de Il Forchettiere, e il collega giornalista Leonardo Romanelli hanno rivolto un appello ai ristoratori fiorentini e toscani, chiedendo di abbracciare la proposta di Gori e fare lo stesso nei rispettivi locali.
Sono già in tanti i clienti che hanno ordinato il baccalà mantecato per aiutare la causa veneziana. Nella notte tra mercoledì e giovedì la marea a Venezia è calata ma si continua a monitorare ancora la situazione per paura di nuovi picchi. La città è stata devastata a causa del maltempo che ha provocato l’acqua alta. I danni al momento non sono quantificabili. Intanto è già stata annunciata una prima fase di rimborso danni: 5 mila euro per i privati e 20 mila per gli esercenti.
Gli aiuti, in questi casi, non sono mai abbastanza: c’è bisogno della mobilitazione da parte di tutti per permettere a Venezia di rialzarsi dopo i danni provocati dall’acqua alta eccezionale. Il Ristorante Burde di Firenze ha indicato la strada da percorrere, offrendo il baccalà a 5 euro per devolvere il ricavato in beneficenza. Un piccolo gesto che può fare molto in un momento di grandi difficoltà.
Non è la prima volta che i ristoratori si mettono all’opera per raccogliere fondi. Il mondo della cucina spesso e volentieri si mobilita per scopi benefici: era successo nel 2016, quando venne organizzato il primo Amatriciana Day (evento poi divenuto annuale) per aiutare le popolazioni del centro Italia colpite duramente dal terremoto.
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