De Niro celebra Roma: perché per l'attore è una città "unica"
Robert De Niro torna a Roma per un’occasione speciale e rinnova il suo legame con la Città Eterna spiegando perché per lui è un luogo unico
Due giorni intensi nella Capitale, tra cerimonie ufficiali, cinema e ospitalità: Robert De Niro torna a Roma e la città gli rende omaggio con calore, riconoscendolo come uno dei suoi figli adottivi più amati. Il motivo del viaggio? Un intreccio di memoria, arte e passione che riaccende il legame profondo tra l’attore americano e l’Italia.
Perché Robert De Niro è tornato a Roma
Robert De Niro arriva a Roma e porta con sé qualcosa di profondo: un legame personale, quasi intimo, con la Capitale e con l’Italia; nelle ultime ore, la città lo accoglie come uno dei suoi cittadini più illustri, tra cerimonie ufficiali, ricordi cinematografici e un nuovo progetto imprenditoriale nel cuore di via Veneto.
E Roma rende omaggio a Robert De Niro con la consegna della Lupa Capitolina, la massima onorificenza della città, simbolo di riconoscenza verso un artista che da sempre intreccia la propria carriera con la cultura italiana. Riconoscimento che l’attore riceve dal sindaco Roberto Gualtieri in Campidoglio, in una cerimonia a porte chiuse. È un momento simbolico, che suggella un lungo legame con la città dove De Niro si sente a casa.
Come riportato su La Repubblica, De Niro afferma: “Accolgo questo premio con immensa gratitudine non solo per me stesso, ma per tutti coloro che continuano a lasciarsi ispirare dallo spirito di Roma e da ciò che rappresenta. Grazie Roma, per la tua generosità, la tua ispirazione e il tuo cuore”. L’applauso che segue suggella un legame costruito negli anni, fatto di stima reciproca e di arte condivisa.
Dopo la cerimonia, l’attore inaugura ufficialmente il Nobu Hotel & Restaurant di via Veneto, il primo in Italia, firmato insieme a Nobu Matsuhisa e Meir Teper: un progetto che unisce arte dell’accoglienza e memoria del cinema nel quartiere simbolo della “Dolce Vita”. L’attore descrive Roma come “una città unica, italiana ma al tempo stesso universale, dove il cinema ha sempre trovato casa”.
Qual è il legame tra De Niro e l’Italia
L’attore, cittadino italiano dal 2006, non nasconde il proprio orgoglio per le origini e ricorda: “La mia famiglia ha radici in questo paese, quindi questo riconoscimento ha per me un significato speciale. Ho sempre sentito una profonda connessione con l’Italia, la sua gente, la sua passione, il suo rispetto per l’artigianalità e la creatività. Sono queste qualità a ispirare gli artisti di tutto il mondo”.
Il legame si estende anche alla storia del cinema. Nel dialogo con il sindaco Gualtieri, l’attore rievoca la collaborazione con Sergio Leone e la stagione d’oro della “Hollywood sul Tevere”: “’C’era una volta in America’ è stato girato il primo giorno a Roma, e ogni volta che torno passo davanti a quel luogo con grande emozione. Lavorammo qui per un anno intero, e ricordo la dedizione con cui Leone cercava un’immagine che rappresentasse l’ingresso nella città. Alla fine trovò quella della metropolitana con i graffiti, diventata poi iconica”.
Quel ricordo diventa il filo rosso della sua visita romana, che si conclude con la proiezione restaurata in 4K del film di Leone al Cinema Moderno. “Roma è più di una città, è un’opera d’arte vivente. Ogni strada, ogni pietra, ogni pasto racconta una storia. Essere riconosciuto qui, in un luogo che ha dato così tanto al mondo è davvero commovente”. Parole che condensano l’ammirazione di Robert De Niro per la Capitale e il senso di appartenenza maturato nel tempo.
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