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Carbonara con pancetta al Parlamento europeo, protesta l’Italia

Il Ministro Lollobrigida ha denunciato sui social che il supermercato interno al Parlamento europeo ha sugli scaffali prodotti “Italian sounding"

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Una vicenda sta infiammando il dibattito mediatico degli ultimi giorni e riguarda dei prodotti trovati sugli scaffali del supermercato interno al Parlamento europeo. Sono stati trovati prodotti “Italian sounding”, tra cui una carbonara con pancetta, che nulla hanno a che vedere con le ricette autentiche italiane. A denunciarlo è stato il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida.

La protesta dell’Italia per i prodotti venduti al Parlamento europeo

Il Ministro Lollobrigida si trovava a Bruxelles per il Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura e della Pesca e in questa occasione ha potuto fare delle amare osservazioni rispetto ai prodotti venduti all’interno del Parlamento Europeo. A scatenare la discussione è stata una serie di fotografie pubblicate da Lollobrigida sui suoi profili social. Negli scatti si vedono barattoli di sugo alla carbonara con pancetta e un sugo “Bolognaise”.

Molte delle confezioni sono presentate con bandierine tricolori, scritte pseudo-italiane, ingredienti tradotti male. Il tema non è nuovo: da anni l’Italia combatte contro il fenomeno dell’Italian Sounding, ovvero prodotti che suonano, sembrano, italiani ma in realtà non lo sono. Questa volta la situazione sembra ancora più grave, poiché è avvenuta nel punto vendita interno al Parlamento europeo.

Secondo quanto spiega anche il ‘Corriere della Sera’, la questione ha anche un risvolto normativo. Per il Regolamento UE 1169/2011, l’uso di bandiere, colori o riferimenti all’Italia su prodotti non italiani può configurare una presentazione ingannevole. In questi casi può intervenire l’Ispettorato che si occupa di qualità, attraverso segnalazioni alle autorità tramite il sistema iRasff (Rapid Alert System for Food and Feed). Il Ministro Lollobrigida ha, infatti, fatto sapere di aver già chiesto verifiche immediate.

Le parole di Lollobrigida e il post su Instagram

Nel suo post, pubblicato su Instagram in un carosello di quattro immagini sui prodotti trovati, il Ministro Lollobrigida ha espresso tutta la sua preoccupazione. La descrizione del post pubblicato recita: “Sorvolando sulla pancetta nella Carbonara… tutti questi prodotti rappresentano il peggio dell’Italian Sounding. È inaccettabile vederli sugli scaffali del market del Parlamento europeo. Ho chiesto di avviare subito le verifiche.”

Le fotografie mostrano chiaramente come questi prodotti vengano confezionati per indurre il consumatore europeo a credere che siano italiani, sfruttando elementi iconici della nostra cucina. In uno dei barattoli si legge “Carbonara sauce”, accompagnata da una pancetta definita “italiaanse”, mentre un altro riporta la scritta “aux dignos de Calabria” (alle cipolle di Calabria). L’Italian Sounding, inoltre, rappresenta solo un problema di immagine, ma anche un grave danno economico.

L’Italian Sounding e la Top 10 dei prodotti fake

Il fenomeno dell’Italian Sounding è la pratica di imitare nomi, colori, simboli e ricette italiane per vendere prodotti all’estero che di italiano non hanno nulla. Secondo un recente approfondimento del portale “dire.it”, gli Stati Uniti restano il Paese leader nella falsificazione di cibi italiani. Il fenomeno, però, sembra diffuso ovunque dall’Australia al Sud America, fino ai Paesi europei.

Tra i prodotti più contraffatti, oltre ai sughi, ci sarebbero anche l’olio d’oliva, diversi formaggi e il vino. In alcune nazioni sono persino comparse lattine per preparare a casa, in poco tempo, prodotti e piatti iconici come l’amatriciana o la pasta carbonara. Questi prodotti, oltre a essere spesso lontani dal piatto originale, vengono replicati spesso con materie prime di qualità inferiore. Questo genera confusione nei consumatori ma anche ripercussioni enormi ai produttori italiani.

La Top 10 dei prodotti più taroccati di “dire.it” comprende:

  1. Mozzarella
  2. Parmigiano Reggiano e Grana Padano
  3. Provolone
  4. Pecorino Romano
  5. Salame
  6. Mortadella
  7. Sughi “italiani”
  8. Vino
  9. Pesto
  10. Olio extravergine d’oliva