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Capitale Italiana del Libro 2026: le 5 città finaliste

Annunciate le cinque città finaliste candidate al titolo di Capitale Italiana del Libro 2026: parte la corsa per raccogliere il testimone di Subiaco

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Pila di libri

Sono cinque le città candidate a diventare Capitale Italiane del Libro 2026: le finaliste saranno protagoniste delle audizioni pubbliche condotte da una Giuria di esperti presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma.

Capitale Italiana del Libro 2026, le città finaliste

Le audizioni, come riportato sul sito ufficiale del Ministero della Cultura, rappresentano “un momento decisivo del percorso di selezione, offrendo a ciascun Comune l’opportunità di presentare il proprio progetto culturale e di illustrarne la visione strategica”.

Le città candidate al titolo di Capitale Italiana del Libro 2026 sono: Perugia, Tito, Carmagnola, Pistoia e Nardò. Il calendario delle presentazioni, nella giornata di mercoledì 17 settembre 2025, prevede che la prima a illustrare i propri lavori sarà Perugia: il Capoluogo dell’Umbria presenta il progetto intitolato “Gocce. L’acqua si fa voce”.

A seguire sarà la volta di Tito, Comune situato in Provincia di Potenza con il progetto “Una lettera che rigenera. Tito 2026 tra identità, diversità, comunità e futuro”. Terza in calendario è Carmagnola in Provincia di Torino: il suo progetto si intitola “Identità, libri e territorio”.

Il programma prevede successivamente la presentazione del progetto di Pistoia dal titolo “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro” e infine quello di Nardò in Provincia di Lecce, dal titolo “Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa: Territori, Comunità, Futuro”.

Dopo le audizioni, la Giuria valuterà tutti i progetti presentati al fine di eleggere la città che riceverà l’ambito titolo di Capitale Italiana del Libro 2026. L’iniziativa, promossa direttamente da parte del Ministero della Cultura, ha come obiettivo quello di promuovere la lettura, i libri e l’editoria, e incentivare anche la progettualità dei Comuni nel segno della cultura come motore di sviluppo.

Le altre candidate, la giuria e le Capitali del passato

Tra le candidate per il titolo di Capitale Italiana del Libro 2026 che non sono riuscite ad arrivare all’atto finale, c’erano anche: Avezzano in Provincia de L’Aquila, Belvedere Marittimo in Provincia di Cosenza, Pianezza in Provincia di Torino, San Benedetto del Tronto in Provincia di Ascoli Piceno, Soncino in Provincia di Cremona e Squillace in Provincia di Catanzaro.

Con un decreto del Ministro della Cultura, ad agosto è stata nominata la giuria valuta tutti i progetti presentati e assegna il titolo di Capitale Italiana del Libro 2026. A far parte della giuria troviamo Adriano Monti Buzzetti Colella in qualità di presidente, e con lui Fulvia Toscano, Flavia Maraston, Ugo Berti Arnoaldi Veri e Carlo Puca.

Alla città vincitrice sarà assegnato “un contributo di 500.000 euro da parte del Ministero della Cultura per realizzare gli interventi previsti dal progetto di candidatura”. L’annuncio della vincitrice è atteso entro la giornata di mercoledì 15 ottobre 2025.

La prima città insignita del titolo di Capitale Italiana del Libro è stata Chiari, in Provincia di Brescia: ha ricoperto questo ruolo nel corso del 2020, per poi passare il testimone a Vibo Valentia, eletta Capitale nel 2021. L’anno successivo, il 2022, è toccato a Ivrea e in seguito, nel 2023, a Genova. Nel 2024 è stata la volta di Taurianova in Provincia di Reggio Calabria, mentre l’attuale Capitale “reggente” è Subiaco, in Provincia di Roma.