Franco Berrino attacca Prosecco e Valpolicella, è bufera
Polemiche per alcune dichiarazioni contro Prosecco e Valpolicella attribuite al dottor Franco Berrino: il caso e la reazione da parte di Coldiretti
Alcune dichiarazioni attribuite al dottor Franco Berrino nei confronti di Prosecco e Valpolicella hanno creato un caso mediatico, portando alla reazione del presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini.
Franco Berrino contro Prosecco e Valpolicella, è bufera
Il dottor Franco Berrino è stato ospite del programma ‘Unomattina’ andato in onda il 28 agosto del 2025 su Rai 1. Durante la diretta tv avrebbe rilasciato delle dichiarazioni forti riguardo Prosecco e Valpolicella.
Il passaggio in questione, come riferito da ‘L’Arena’, non si trova più nella registrazione della puntata disponibile sul sito ‘Raiplay.it’, come si può notare da un taglio che avviene verso il minuto 43 e 25.
Sull’edizione online del quotidiano veronese hanno spiegato di aver visionato l’intervento di Berrino poi tolto dalla piattaforma di streaming della Rai. E il virgolettato riportato è il seguente: “Scegliamo un vino vero, coltivano senza pesticidi, ormai la zona del Prosecco, del Valpolicella sono dei posti terribili dove non c’è più un albero, soltanto viti diserbate piene di veleni. Non beviamo quel vino lì”.
Nato a Fornovo di Tavo nel 1944, Franco Berrino è un epidemiologo e nutrizionista italiano: si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1969 presso l’Università degli Studi di Torino, per poi specializzarsi in anatomia patologica.
In seguito di è dedicato in modo particolare all’epidemiologia dei tumori, lavorando dal 1975 al 2015 presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, indicato come uno dei migliori ospedali specializzati d’Italia, dove ha diretto il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva.
La reazione di Coldiretti Verona
La frase ha generato diverse reazioni, su tutte quelle del presidente di Coldiretti Verona Alex Vantini:
“Le dichiarazioni del Dottor Berrino a Uno Mattina Estate sono state, a dir poco, inaccettabili – si legge nella nota riportata da ‘Tg Verona Telenuovo’ – affermare che il nostro vino Valpolicella proviene da un territorio altamente inquinato da pesticidi è un’accusa grave e priva di fondamento, che danneggia l’immagine di un’intera comunità di agricoltori che, ogni giorno, lavora con passione e dedizione per produrre un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo.
Queste parole non sono solo un attacco al nostro vino, ma a un intero sistema che si regge su un impegno costante verso la qualità e la sostenibilità. I nostri produttori fanno sforzi enormi per evitare l’uso di prodotti fitosanitari. Non solo perché sono i primi a non volerli respirare, ma anche perché sono costosi e un loro abuso sarebbe semplicemente controproducente”.
Il Presidente di Coldiretti Verona, nella nota, ha ricordato come il settore vitivinicolo sia un pilastro dell’economia del Veneto, e come l’agricoltura nella regione non sia solo un lavoro, ma un pezzo di identità, storia e futuro. Nel sottolineare quanto gli agricoltori locali stiano investendo in tecnologia e innovazione per garantire non solo la qualità organolettica dei vini veneti, ma anche la sicurezza e la salubrità dei prodotti, Valentini ha poi concluso dicendo:
“Il vino Valpolicella, così come il Prosecco, è una delle più importanti eccellenze vitivinicole internazionali. È un simbolo del Made in Italy, un traino per il turismo, l’economia e l’occupazione della nostra provincia, della nostra regione e del nostro Paese”.
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