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Al via lo stress test al Villaggio Olimpico di Cortina: cos'è

A Cortina d’Ampezzo parte lo stress test del Villaggio Olimpico di Fiames, tappa conclusiva dei lavori prima dell'inizio dei Giochi Invernali 2026

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

A Cortina d’Ampezzo si entra nella fase decisiva verso i Giochi Invernali 2026. Al Villaggio Olimpico di Fiames, le maestranze lavorano agli ultimi dettagli tecnici prima dello “stress test”, la prova generale che verificherà il funzionamento di ogni impianto. Un passaggio fondamentale che segna l’ingresso nella fase finale di collaudo dell’intero complesso, pronto ad accogliere atleti e delegazioni da tutto il mondo.

Cosa è lo stress test

Il Villaggio Olimpico e Paralimpico di Fiames è ormai vicino al completamento e procede secondo il cronoprogramma. Il cosiddetto stress test consiste nell’attivazione simultanea di tutti i sistemi, dal riscaldamento delle mobile home agli impianti elettrici e idrici, per simulare le condizioni reali d’uso durante i Giochi.

Durante il test, tutte le strutture saranno messe alla prova per verificare la piena efficienza energetica, la stabilità delle reti e la capacità di gestire carichi massimi. È un momento tecnico decisivo, che consente di individuare eventuali anomalie prima della consegna ufficiale e garantire la sicurezza e il comfort di chi vi soggiornerà.

Come riportato su ‘Ansa’, Fabio Saldini ha dichiarato: “Lo stress test rappresenta un passaggio fondamentale e sostanziale per la consegna del Villaggio Olimpico.” Le sue parole ribadiscono il valore di questa prova generale, non solo dal punto di vista tecnico ma anche simbolico: un segnale di fiducia nella tabella di marcia che porterà all’apertura dei Giochi.

Dove si svolge lo stress test nel Villaggio Olimpico di Cortina

Il Villaggio Olimpico di Cortina sorge a Fiames, in un’area immersa nel verde, a pochi chilometri dal centro. Con una capienza di circa 1.400 posti letto e un investimento complessivo di 36 milioni di euro, il complesso è ormai entrato nella fase finale delle lavorazioni principali.

Dopo aver ultimato la maggior parte delle 377 casette mobili dove alloggeranno gli atleti, le maestranze stanno completando il frazionamento dei locali e la realizzazione degli impianti nelle strutture di servizio.

Tra gli ultimi interventi figurano due capannoni su quattro livelli, oltre 2.400 metri quadrati ciascuno, che ospiteranno ambulatori, palestra, area antidoping, sale per la preghiera e uffici delle Federazioni sportive.

Gli spazi sono progettati secondo criteri di accessibilità universale, con camere doppie dotate di bagno, metà delle quali accessibili anche a persone con disabilità motorie. Tutti gli edifici sono collegati da passerelle sopraelevate, pensate per garantire sicurezza e percorsi pedonali agevoli anche in condizioni climatiche difficili.

Fabio Saldini ha aggiunto: “Tutto procede secondo i tempi previsti.” Il Commissario e AD di Simico ha poi sottolineato: “Ancora una volta professionalità e qualità del lavoro hanno portato risultati positivi. E di questo ringrazio tutti coloro che ogni giorno con impegno lavorano a tutte le opere olimpiche.”

Parole che confermano la collaborazione costante tra istituzioni e imprese, e l’impegno di decine di tecnici e operai che ogni giorno operano sul campo per rendere performanti gli impianti sportivi durante le Olimpiadi.

Una volta superato lo stress test, inizieranno le ultime verifiche interne e gli allestimenti finali. Alcuni moduli abitativi sono già stati destinati alla rivendita in altre regioni italiane, come Toscana e Trentino-Alto Adige, a conferma della filosofia di riuso sostenibile che caratterizza l’intero progetto.

Il Villaggio Olimpico di Cortina nasce come struttura temporanea ma pensata per lasciare un’eredità duratura: dopo i Giochi, i suoi moduli saranno riutilizzati e reimpiegati in nuovi contesti abitativi o sociali, in un’ottica di economia circolare e rispetto ambientale.