Il teatro più piccolo del mondo? Si trova vicino Perugia
Il teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio è un gioiello in miniatura che misura appena 68 metri quadri e conta 99 posti a sedere
Il teatro all’italiana più piccolo del mondo? Non poteva che trovarsi in Italia, precisamente a Monte Castello di Vibio, un piccolo e incantevole paesino in provincia di Perugia, uno dei Borghi più Belli d’Italia. La meraviglia architettonica unica al mondo, una piccola chicca nel gotha degli edifici dedicati alle rappresentazioni drammaturgiche, si chiama “Teatro della Concordia” ed offre agli amanti di commedie, drammi e tragedie una platea di appena 99 posti.
Al mondo esistono teatri molto più piccoli, con pochissimi posti a sedere, anche minori del teatro umbro, ma il piccolo gioiello architettonico è senza dubbio la più piccola riproduzione dei più grandi teatri italiani ed europei disseminati nelle principali località internazionali. Il Teatro della Concordia, infatti, per la sua particolare forma, la pianta a campana e l’atmosfera incantevole è un raro esempio in miniatura del teatro settecentesco in stile goldoniano.
62 i posti nei palchetti, appena 37 le poltroncine in platea, la sala occupa un’area di 68 m², la scena 50 m² e l’atrio 29 m², per un’atmosfera classica intessuta da una sensazione di intimità e di vicinanza al palco davvero irripetibile.
Inaugurato nel 1808 per volontà di alcune delle famiglie più influenti del posto, il teatro è ricolmo di decorazioni ad opera di Luigi Agretti, pittore spezzino molto apprezzato in Umbria. Altri artigiani e pittori sono stati richiamati dall’entusiasmo congeniale all’edificio che hanno arricchito, oltre alla sala di spettacolo, anche un Caffè che fu luogo di incontri e discussioni sui grandi sconvolgimenti che animarono i tempi a ridosso tra il XVIII e XIX secolo. Anche il termine Concordia, nome con cui fu battezzato il più piccolo teatro al mondo, richiamava alcuni dei più importanti concetti che animavano lo spirito del tempo, ovvero gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità tanto cari alla Rivoluzione francese.
I primi anni di attività del teatro incastonato nel territorio perugino furono un vero successo, un’era d’oro che non durò a lungo: la fortuna avversa e la parabola discendente che colpì il piccolo scrigno di recitazione portarono negli anni Cinquanta alla dolorosa chiusura per inagibilità. Ma l’avvedutezza delle amministrazioni comunali riportarono il gioiello architettonico in miniautura all’antico splendore.
Oggi il teatro è gestito da amorevoli volontari che consentono ad appassionati e curiosi di visitare il teatro attraverso interessanti visite guidate, mentre un ricco cartellone, carico di concerti e rappresentazioni teatrali, tiene vivo il celebre palco, piccolo ma carico di incanto.
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