Ragno violino in Italia, boom di chiamate al Centro Antiveleni
Boom di chiamate al Centro Antiveleni per la paura causata dalla presenza del ragno violino: un esperto spiega cosa bisogna fare in caso di morso
Boom di chiamate al Centro Antiveleni per il ragno violino: si riaccendono i riflettori sull’aracnide presente in Italia dopo la morte di un carabiniere a Palermo.
Ragno violino in Italia, boom di chiamate al Centro Antiveleni
La paura legata alla presenza del ragno violino in Italia si è fatta sempre più forte in seguito alla scomparsa di un carabiniere 52enne a Palermo: l’uomo era stato morso da un esemplare dell’aracnide una settimana prima, durante una gita in campagna.
Dopo che la notizia è finita alla ribalta delle cronache, c’è stato un vero e proprio boom di chiamate al Centro Antiveleni, dettate dalla paura per il ragno violino: il nome scientifico è Loxosceles rufescens e si tratta di un ragno di piccole dimensioni, di aspetto poco appariscente e di colore marrone-giallastro piuttosto uniforme.
I ragni violini sono caratterizzati da una macchia sul prosoma che ricorda vagamente la sagoma di un violino, con il “manico” che si estende verso l’addome. Le zampe sono lunghe e disposte lateralmente e a differenza della maggioranza degli altri ragni, questo ha solo 6 occhi anziché 8.
Parola all’esperto
Del ragno violino ha parlato Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni e Tossicologia Maugeri di Pavia in un lungo intervento ai microfoni dell’agenzia ‘Adnkronos’, partendo dagli eventuali pericoli dei morsi:
“I ragni nostrani non hanno una tossicità elevata – ha dichiarato Locatelli – ne abbiamo due o tre che possono fare del male in Italia, ma non sono ragni mortali o potenti come i ragni americani, australiani, africani. Se i morsi possono essere letali? A noi non risulta, in medicina e in letteratura scientifica, così come nella nostra casistica, un morto da morso di ragno violino. Fra le richieste di consulenze ricevute dal nostro centro ne abbiamo un centinaio all’anno che risultano essere per morsi accertati da questo ragno”.
Carlo Locatelli ha inoltre specificato che si rilevano delle problematiche solo in casi rari e che comunque “tutti guariscono”. Il direttore del direttore del Centro Antiveleni e Tossicologia Maugeri di Pavia, una struttura che viaggia al ritmo di 105.000 consulenze l’anno di cui oltre l’80% per ospedali del Servizio Sanitario Nazionale, parlando del ragno violino ha poi spiegato che è “normalmente presente in Italia, anche nelle nostre case”, che “se ne sta per i fatti suoi” e che “non attacca l’uomo e se dovesse mordere perché involontariamente disturbato e sulla parte colpita non si vede niente, il tutto passerà nell’arco di pochi giorni”.
Cosa fare in caso di morso
Durante il lungo intervento ai microfoni dell’agenzia ‘Adnkronos’, Carlo Locatelli ha spiegato anche come bisogna comportarsi se una persone viene morsa da un ragno violino: “Non allarmarsi, se c’è solo un piccolo segno rosso si mette un po’ di crema, e si può stare a casa. Se viene fuori un’area più scura, rossastra, che fa la crosta, allora la vediamo e interveniamo, ma succede in una minoranza di casi”.
L’esperto ha ribadito che il ragno violino “Non attacca l’uomo e se dovesse mordere perché involontariamente disturbato e sulla parte colpita non si vede niente, il tutto passerà nell’arco di pochi giorni”. Qualora dovesse evolvere in una lesione un po’ più significativa “si applica una crema antibiotica” e “se diventa una lesione necrotica occorre richiamare e si verrà valutati e trattati a seconda del caso”.
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