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Federico Quaranta scala nuraghe di Santa Sabina: polemica e scuse

Il presentatore Federico Quaranta durante una visita al sito nuragico di Santa Sabina ha scalato dall'esterno il nuraghe causando molte polemiche

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

nuraghe di Santa Sabina

Federico Quaranta è un giornalista, un autore e un conduttore che negli anni ha costruito una carriera legata soprattutto alla divulgazione culturale, ai territori e alle tradizioni locali. Il grande pubblico lo conosce per il suo lavoro in Rai, in particolare come volto di Linea Verde, ma Quaranta realizza anche programmi radiofonici e format che mettono sempre al centro il patrimonio italiano.

Proprio per questo, quanto accaduto nei giorni scorsi in Sardegna con protagonista Quaranta ha sorpreso molti e ha acceso una polemica. Durante una visita al complesso nuragico di Santa Sabina, nel territorio di Silanus, Federico Quaranta ha scalato il nuraghe, facendosi immortalare in alcune fotografie poi pubblicate sui suoi profili social. Un gesto che ha immediatamente sollevato critiche e indignazione, trasformandosi in poche ore in un caso mediatico.

Le polemiche su Federico Quaranta al nuraghe di Santa Sabina

Il complesso nuragico di Santa Sabina si trova nel cuore della Sardegna, nel territorio comunale di Silanus che rientra nella provincia di Nuoro. È uno dei siti archeologici più suggestivi e frequentati della zona, meta ogni anno di migliaia di turisti e visitatori attratti dalla ricchezza storica del luogo. L’area sarebbe stata abitata sin dalla preistoria e numerose sono le testimonianze del periodo nuragico. Accanto al nuraghe in questo sito sorgono una chiesa bizantina dedicata a Santa Sabina, i resti di un villaggio, una tomba dei giganti e il pozzo sacro di Cherchizzu.

Questo sito è in questi giorni al centro di discussioni non a causa della sua storia ma di un gesto compiuto dal giornalista Federico Quaranta. Il conduttore, impegnato in Sardegna per le riprese della nuova stagione del programma Il Provinciale di Rai Tre, ha condiviso sui social alcune immagini che lo ritraevano mentre si arrampicava sulla torre nuragica di Santa Sabina. A corredo delle foto, Quaranta aveva scritto che la scala interna per raggiungere la sommità del monumento era crollata, giustificando così la sua scelta di scalare la struttura dall’esterno.

Una motivazione che, secondo quanto emerso, non corrisponderebbe al vero. La reazione del pubblico è stata comunque durissima. Molti utenti hanno definito il gesto “intollerabile”, sottolineando come i nuraghi non siano semplici costruzioni, ma simboli della Sardegna. Tanto che anche per queste testimonianze storiche, la regione è stata inserita tra le 25 mete di Best in Travel 2026 della Lonely Planet.

Le scuse di Federico Quaranta e le reazioni social

In poche ore, le polemiche sul gesto di Federico Quaranta hanno travolto il conduttore. Non sono mancati, come lo stesso Quaranta racconta, messaggi durissimi a condanna non solo del suo gesto ma anche offese verso la sua persona. Resosi conto della gravità della situazione, Federico Quaranta ha scelto di chiedere scusa pubblicamente con una lunga lettera aperta, pubblicata sui suoi profili social. Un messaggio diretto dove il giornalista ammette l’errore.

“Ho commesso un errore. Ho agito d’impulso, senza riflettere fino in fondo sulle conseguenze del mio gesto” si può leggere nel post Instagram di Quaranta. “Mi sono arrampicato su un nuraghe sardo. Non l’ho danneggiato, non l’ho vandalizzato, non l’ho profanato. Ma sono stato imprudente e irrispettoso. E questo basta a rendere il gesto sbagliato”. Il conduttore si rivolge poi direttamente a chi ama la Sardegna confessando anche il suo legame profondo con l’isola.

Nella parte finale della lettera, Quaranta prova anche ad allargare il discorso, invitando a riflettere sullo stato di abbandono in cui versano molti monumenti archeologici dell’isola. “Vorrei che questa lettera diventasse anche un’occasione per allargare lo sguardo”, scrive sempre su Instagram, citando chi depreda i nuraghi portando via pietre, chi li utilizza come discariche o chi li imbratta. Parole che, però, hanno ancora una volta diviso l’opinione pubblica.