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Allarme lupi al lago d'Orta: "Hanno fatto una strage"

Allarme lupi al lago d'Orta: due esemplari si sono introdotti in un'azienda della provincia di Novara, dove hanno fatto una strage di capre e pecore

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Allarme lupi nella zona del lago d’Orta: strage di capre e pecore nel territorio di Pella, in provincia di Novara. A denunciare l’episodio è stata un’azienda agricola locale.

Allarme lupi al lago d’Orta: strage di pecore e capre

Con un post pubblicato su Facebook, la Società Agricola La Sciareja di Pella ha denunciato quanto successo nella notte tra il 9 e il 10 agosto: “Sono entrati i lupi e hanno fatto una strage dei nostri animali – si legge nel post social – hanno ucciso sette capre e tre pecore. Sono già venuti i Carabinieri Forestali a fare un sopralluogo”.

L’azienda, sulla sua pagina ufficiale, ha pubblicato anche delle foto che mostrano i resti di due poveri animali sbranati dai lupi. Gli agenti della Forestale sono intervenuti subito sono state aperte le indagini del caso.

Come riferito da ‘Prealpina.it’, la titolare dell’azienda che produce mirtilli ha dichiarato di aver trovato un capretto smarrito all’esterno, fortunato a salvarsi dalla strage: intorno capretti con ferite gravi al collo e con lo stomaco squarciato, mentre nelle stalle sono state trovate tre pecore uccise.

I lupi, probabilmente due, sono entrati nei recenti intorno all’1.20. La titolare ha spiegato di avere recinzioni a prova di cinghiali che non bastano però per i lui. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri della sezione di Alzo e alla Forestale.

L’intervento della Provincia di Novara per l’allarme lupi

Sull’episodio è intervenuta anche la Provincia di Novara che ha diramato una nota stampa al riguardo: “La tutela della fauna selvatica è un valore irrinunciabile, ma non può mai essere disgiunta dalla sicurezza dei cittadini, degli allevatori e delle loro attività – si legge nella nota riportata da ‘NovaraToday’ – li episodi di predazione in prossimità delle case e delle aziende agricole stanno aumentando, e questo dimostra che i numeri del lupo nella nostra zona stanno raggiungendo livelli che richiedono un intervento deciso”.

Giuseppe Maio, consigliere provinciale delegato a caccia e pesca, ha dichiarato: “Auspico che le autorità regionali e nazionali attuino un monitoraggio costante e trasparente, un controllo efficace della diffusione del lupo e, laddove necessario, interventi di contenimento fino all’abbattimento selettivo. Il nostro territorio vuole restare un luogo sicuro, dove turisti ed escursionisti possano godere della bellezza dei sentieri e della ricchezza della fauna, sapendo che l’equilibrio tra natura e comunità umana è tutelato con serietà e coraggio”.

Anche il sindaco di Pella, Alessandro Soldà, ha commentato quanto successo all’azienda agricola nella zona del lago d’Orta: “Un lupo a Pella non si era mai visto – le parole del primo cittadino riportate da ‘Prealpina.it’ – purtroppo non ci sono strumenti per contenere i lui, non sono consentiti gli abbattimenti”.

Negli ultimi mesi sono stati diversi gli episodi legati alla presenza di lupi in Italia: ad aprile, per esempio, ci sono stati tanti avvistamenti a Milano, anche in piena città, fenomeno che testimonia un adattamento sorprendente una continua ricerca di nuovi territori.

A febbraio un branco è stato avvistato sulla spiaggia di Policoro in Basilicata, mentre a novembre del 2024 alcuni lupi in Salento sono entrati nel giardino di una villa e hanno portato via un cane.