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Allarme Cappella Sistina: cosa sta succedendo e i rischi

Scatta l'allarme per la Cappella Sistina: servono lavori di manutenzione straordinaria per salvaguardare gli straordinari affreschi di Michelangelo

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

La Cappella Sistina

Scatta l’allarme Cappella Sistina in Vaticano: gli affreschi sono messi a dura prova dall’afflusso di turisti aumentato nell’anno del Giubileo e si prevede un’opera di restauro per salvaguardare uno dei luoghi simbolo della fede.

Scatta l’allarme per la Cappella Sistina: cosa sta succedendo

Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, è intervenuto alla trasmissione ‘Zona Bianca’ andata in onda su Rete 4, parlando dei problemi della Cappella Sistina:

“Non è colpa dei turisti che devono pur respirare ed emettere calore dal corpo – ha dichiarato Guerri – è che sono tantissimi, in quest’anno Giubilare ventimila al giorno, sette milioni in un anno, per cui è doveroso, oltre che necessario, procedere a un restauro e probabilmente, in futuro, anche contingentare e limitare gli afflussi. Credo che gli enti vaticani preposti al restauro e alla conservazione troveranno un sistema per proteggere gli affreschi, a costo di limitare le visite”.

Tra Giubileo, morte di Papa Francesco, conclave ed elezione di Leone XIV, la Cappella Sistina nel 2025 ha visto aumentare l’affluenza già alta per uno dei luoghi più importanti dei Musei Vaticani. In programma operazioni di restauro che dovrebbero iniziare a gennaio 2026 e durare all’incirca tre mesi.

La Cappella Sistina sarà oggetto di una manutenzione straordinaria, finalizzata alla messa in sicurezza dello straordinario capolavoro di Michelangelo, in grado di attrarre ogni anno milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.

I lavori di restauro del capolavoro di Michelangelo

L’annuncio dei lavori di  manutenzione straordinaria della Cappella Sistina è arrivato ad agosto 2025 ai microfoni di ‘Vatican News’ da parte di Paolo Violini, nuovo capo del laboratorio Restauro dipinti e materiali lignei dei Musei Vaticani, da poco subentrato a Francesca Persegati.

Come detto gli interventi sul Giudizio Universale della Cappella sistina avranno inizio nel mese di gennaio del 2026 e si affiancheranno a quelli della manutenzione ordinaria che viene effettuata ogni anno per salvaguardare un patrimonio di inestimabile valore.

Dovremmo concludere a marzo, in modo da liberare la parete prima dell’inizio della Settimana Santa – ha spiegato Paolo Violini – un ponteggio coprirà l’intera parete, sarà costituito da una dozzina di piani di lavoro con un elevatore che per ridurre i tempi e non penalizzare la visione del pubblico, permetterà di lavorare anche in dieci-dodici persone contemporaneamente, e avere un rapporto ravvicinato con l’opera”.

Gli affreschi di Michelangelo, considerati il più grandioso progetto pittorico del Rinascimento, nel corso dei secoli hanno subito diversi restauri, con i più recenti andati in scena nel 1980 e nel 1994. Gli ultimi restauri hanno provocato stupore presso studiosi e amanti dell’arte, in quanto hanno riportato alla luce colori e particolari dell’opera che la patina scura aveva tenuto nascosti per centinaia di anni.

Un altro restauro significativo del passato avvenne nel 1625, con i lavori condotti da Simone Lagi che pulì le volte utilizzando panno di lino e rimossa la patina scura strofinando sulla superficie della mollica di pane. Sono diverse, inoltre, le scoperte avvenute grazie agli studi che non cessano di riguardare il capolavoro di Michelangelo: nel 2023, per esempio, è stato scoperto un nuovo disegno preparatorio per la volta della Cappella Sistina.